"Da circa sei anni, ossia dai 2012, l'avveduto Colombo non fa che gestire l'intero patrimonio della famiglia Rispoli Marino (le sue scarse entrate non giustificano affatto le possidenze ed il tenore di vita), che deriva ovviamente dalle attività illecite del capofamiglia Marino Gaetano e che Colombo reimpiega, investendolo in attività lecite...". Lo scrivono i giudici del Riesame nell'ordinanza con il quale hanno rigettato l'istanza presentata dalla Procura per chiedere l'arresto, per associazione mafiosa, di Immacolata Rispoli, moglie del cantante Toni Colombo, e vedova di Gaetano Marino, elemento di spicco dell'omonimo clan di Secondigliano, ucciso in un agguato a Terracina il 23 agosto 2012. Secondo i giudici, vengono effettuate "...operazioni di 'lavaggio'... con la consapevolezza e il consenso della Rispoli...". Nell'ordinanza si parla anche del rapporto professionale tra Tina Rispoli e il cantante, "...iniziato quando Marino Gaetano era ancora in vita, con un prestito di euro 80,000". Circa le proprietà riconducibili a Tina Rispoli per i giudici non possono trattarsi di immobili "acquistati con denaro di lecita provenienza atteso che la Rispoli non ha mai personalmente disposto di somme adeguate e Marino Gaetano ha sempre svolto attività illecite...". Dall'ordinanza emerge anche che Vincenzo Di Lauro (figlio del capoclan Paolo Di Lauro, ndr), è risultato "...solo formale intestatario dei locali della Magitaly (società di Vincenzo Di Lauro, ndr), in realtà di proprietà della Rispoli, alla quale Di Lauro corrisponde i canoni di affitto anche con l'intermediazione di Colombo, come emerge dall'esame dei dati estratti dal telefono cellulare sequestratogli". "La prova del fatto che le consistenze patrimoniali del Colombo provengano in larga parte dai profitti illeciti del Marino Gaetano, - scrivono ancora i giudici del Riesame di Napoli basandosi sulle intercettazioni di una conversazione captata durante un litigio - emerge incontestabile dalle parole della Rispoli, che, pur non volendo rinfacciare al marito i prestiti ricevuti, tuttavia gli ricorda con chiarezza a chi deve la sua vita agiata e la sua attività artistica ("...tu oggi sei Tony Colombo Rispoli, ok, perchè tu oggi devi ringraziare me e tutta la mia famiglia se oggi sei quel che sei..."). Colombo però le risponde con altrettanta franchezza che, al momento, non può restituirle il denaro, precisando che gli occorre ancora un anno per ''stare al top economicamente'. A fronte di tale risposta la Rispoli ribadisce con insistenza le sue richieste, dichiarando che intende riprendere il controllo dei suoi soldi e la gestione del suo patrimonio, precisando che non è giusto che i figli non abbiano contanti malgrado il padre gli abbia lasciato la somma di 400.000 euro..."

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