I killer di Cerrato condannati a 23 anni, la famiglia: 'Lacrime di gioia, la Giustizia ha fatto il suo corso'
Il sindaco Cuccurullo al fianco di Tania e Maria Adriana: 'Soddisfatti per la sentenza, ma niente ci restituirà Maurizio'
27-06-2024 | di Redazione
VERSIONE ACCESSIBILE DELL'ARTICOLO
"La Giustizia ha fatto il suo corso, ho temuto che persone del genere potessero fare ancora del male. A me, purtroppo, l'hanno già fatto. Alcuni avrebbero dovuto essere in carcere e dopo essere usciti hanno continuato a fare del male". A dichiararlo è Tania Sorrentino dopo la sentenza con la quale la Corte di Assise di Appello ha condannato gli assassini del marito Maurizio Cerrato. Confermata la pena in primo grado per Giorgio e Domenico Scaramella e Francesco e Antonio Cirillo, quest'ultimo considerato l'esecutore materiale dell'efferato delitto.
Presente in aula al fianco della famiglia Cerrato il sindaco di Torre Annunziata Corrado Cuccurullo, costituitosi parte civile nel procedimento. "La sentenza ha confermato in pieno le loro responsabilità ma Maurizio non ci sarà restituito". "Le mie sono state lacrime di gioia", ha detto invece Maria Adriana Cerrato, figlia di Maurizio e testimone della sua morte. "Eravamo preparati al peggio - ha aggiunto - il processo è stato lungo e travagliato, durante il quale sono state anche affermate circostanze false da parte della difesa. La giuria però ha analizzato nei minimi particolari gli atti che è stato anche per lei difficile".
Processo Cerrato bis, killer alla sbarra: 'Meritano l'ergastolo'
Parla la vedova Tania Sorrentino: 'Come si può uccidere un uomo per un parcheggio? Chiediamo giustizia'
"Ha trovato conferma la ricostruzione dei fatti della Procura anche in Appello", ha detto invece Giovanni Verdoliva, legale della moglie e della figlia di Cerrato, "come anche la versione fornita da Maria Adriana e cioé che tutti e quattro, con modalità diverse, hanno preso parte all'omicidio del padre. La verità - ha detto ancora Verdoliva - è stata accertata primo e secondo grado e questo ci dà soddisfazione". "Siamo felici, è stata fatta giustizia per un'altra vittima innocente del nostro territorio", ha commentato l'avvocato Gianmario Siani attraverso il quale la Fondazione Polis si è costituita parte civile anche in questo processo.
"La Fondazione - ha voluto sottolineare Siani - si costituisce in questi processi per stare accanto ai familiari delle vittime non solo con una difesa tecnica ma anche con una commissione disciplinare che assiste i parenti". "Siamo estremamente contenti - ha detto, infine, l'avvocato Antonio Marinaro, legale di Raffaella Cerrato - della decisione adottata stamattina: è stata fatta giustizia ed è stata riconosciuta la colpevolezza di tutti e quattro gli imputati".
Sondaggio
Risultati
Puoi ricevere le notizie de loStrillone.tv direttamente su Whats App. Memorizza il numero 334.919.32.78 e inviaci il messaggio "OK Notizie"