Il Savoia è in crisi nera e la figuraccia di Matera ne ha dato ancora una volta la conferma. La stagione dei bianchi non è partita sotto una buona stella fin da quest’estate. Poi la querelle societaria ancora in corso, i finti cambi di allenatore fino a Scarpa e Del Sorbo ‘spogliati’ dai tifosi una settimana fa. Nel mezzo anche aggressioni a dirigenti e giocatori, che ormai sono entrati nel pallone. Questi ultimi però sono i primi responsabili di una situazione, che deve essere raddrizzata quanto prima.

UN CLUB AMBIGUO. Dai guai che hanno investito Lazzaro Luce in poi, in seno alla società nulla è stato più tranquillo. Lo scorso dicembre è stato così chiamato l’avvocato Francesco Maglione, che prima ha assunto il ruolo di direttore generale, finendo poi per acquisire pieni poteri con la nomina di amministratore unico. Sull’avvocato sono piovute le critiche maggiori da parte della tifoseria per una squadra che ha delle grosse lacune. Certo Maglione ha qualche colpa sul fallimento tecnico del Savoia, ma i soldi per prendere giovani di qualità non c’erano. Si può amarlo o odiarlo, ma l’iscrizione al campionato è avvenuta soltanto per merito suo. Senza dimenticare che i primi stipendi sono stati pagati con i contributi della Lega e i soldi derivanti dal main sponsor, ´La 91 Petroli´, da lui stesso trovato Invece altri si sono goduti la ‘loro’ festa promozione nascondendo i vari problemi alla piazza con la fatidica frase ‘E’ tutto a posto’. Dicembre è ormai vicino e stando a quanto dichiarato dall’amministratore unico ci sarà l’arrivo di una nuova proprietà che potrebbe portare pace nell’ambiente.

I GIOCATORI IN TILT. I problemi dirigenziali non danno tranquillità, ma i giocatori hanno le loro colpe. Sono stati accontentati con l´arrivo di un nuovo allenatore, ma anche con Ugolotti nulla è cambiato. Una sconfitta a Matera ci poteva anche stare, ma ciò che preoccupa è il modo in cui è arrivata. Capitan Scarpa è la brutta copia del fuoriclasse ammirato la passata stagione e gli ultimi fatti extracampo l’hanno consumato a livello mentale. Solo ritrovando la tranquillità potrebbe riacquisire una certa leadership all’interno dello spogliatoio. Altri come Di Piazza, Cipriani e Malaccari sembrano decisamente fuori contesto e senza motivazioni. Gli unici a salvarsi quasi sempre sono stati Calzi e Santurro, ma il resto vaga nel nulla. Qualcuno rivorrebbe Gargiulo in campo, ma il mediano ha rotto con Maglione per alcuni suoi comportamenti e l’addio a Torre pare vicino. Il Savoia è sempre più alla deriva, ma il campionato darà ancora tante possibilità e tutti devono capire che non si può già mollare. 

Foto Nunzio Iovene Il Cigno @rt

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