"La modalità di diffusione dei dati dei contagiati nella fascia d'età scolastica ci appare superflua e forse tesa a gettare ancora una volta un'ombra sulla riapertura sacrosanta delle scuole".

Lo afferma Palmira Pratillo, presidente dell'associazione Scuole Aperte Campania, nel commentare i dati diffusi oggi dalla Regione che riferiscono di 25.745 positivi nei bambini, di età tra 0 e 13 anni, registrati nella settimana 11-17 gennaio.

Da Scuole Aperte si evidenzia che "è impossibile che i contagi siano avvenuti all'interno delle aule considerato che il virus ha un tempo di incubazione di almeno 3 o 4 giorni e che le scuole sono state riaperte solo l'11 gennaio, senza dimenticare che molti Comuni campani hanno mantenuto le scuole chiuse anche successivamente". Secondo l'associazione pertanto "è cosa certa che i bambini diventati positivi nella settimana dall'11 al 17 gennaio, e oltretutto individuati anche grazie al tracciamento scolastico, sono necessariamente entrati in contatto col virus in famiglia o durante le attività ludico-ricreative nel periodo natalizio".

"Ci auguriamo dunque - conclude Pratillo - che questa modalità di gestione del covid frammentaria e caotica possa cambiare quanto prima e che i cittadini possano usufruire di dati trasparenti e soprattutto di una loro lettura univoca a livello nazionale"

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