Un sequestro di proporzioni imponenti ed inaspettate. Il Nucleo di Polizia Tributaria di Napoli, nell’ambito di indagini condotte dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia, ha eseguito un sequestro patrimoniale di oltre 20 milioni di euro nei confronti di un’associazione camorristica riconducibile a Raffaele Imperiale.

Nella denominata “Operazione Vincent”, sono stati posti sotto sequestro terreni, ben 49 immobili, aziende di vario tipo, natanti ed un piccolo aereo da diporto. Parte del bottino, però, consiste anche in due dipinti di Vincent Van Gogh, frutto di un incredibile furto avvenuto ad Amsterdam 14 anni fa, la notte del 7 dicembre del 2002, e portati in un casolare di Castellammare di Stabia. Si tratta de "La Spiaggia di Scheveningen", del 1882, e la "Chiesa di Nuenen", del 1884, entrambi di dimensioni contenute. Si tratta di due opere d'arte considerate tra le più ricercate al mondo, inserite dall'F.B.I. tra le "top ten art crimes".

La spiaggia di Scheveningen durante un temporale”, dell'agosto 1882, dipinto a olio su tela, fu realizzato dal celebre pittore olandese dopo aver posizionato il suo cavalletto all'aria aperta sul litorale della località nei pressi de L'Aja. Secondo quanto tramandato, si trattava di una giornata particolarmente ventosa, che trascinò i granelli di sabbia della spiaggia nella vernice applicata sulla tela ed al cui interno rimasero attaccati. Il quadro descrive le onde agitate del mare, il cielo pieno di nuvole e le bandiere mosse dal vento. Il secondo, “Una congregazione lascia la chiesa riformata di Nuenen”, è del 1884 ed è anch'esso un dipinto a olio su tela, con un significato affettivo per Van Gogh, visto che si trattava del luogo di culto dove officiava il padre, un pastore protestante. Il loro valore pare sia stimato in 100 milioni di dollari.


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Ritrovati a Castellammare due Van Gogh