Un’ambulanza per recuperare la droga a Torre Annunziata durante il periodo del lockdown. Era questo l’accordo tra Giacomo De Risi, capo dell’organizzazione sgominata ieri dai carabinieri del Comando Provinciale di Salerno, e Valentino Gionta, omonimo e nipote dello storico boss della cosca.

L’ACCORDO. L’incontro per sancire il rifornimento di cocaina per l’Agro era stato suggellato a Pagani presso il bar “Happening”. Il summit riguardava in particolar modo un accordo esclusivo per la fornitura che il clan di Torre Annunziata avrebbe dovuto concordare con De Risi. Come scoperto dai carabinieri, tramite varie intercettazioni ambientali, il nipote di Valentino avrebbe garantito un chilo di ‘bianca’, nel caso in cui i pagamenti sarebbero stati regolari. A prenderlo sarebbe stato una pedina di fiducia di De Risi. Quest’ultimo era affascinato dal potere che GIonta aveva a Torre Annunziata tanto da dire “Quello comandata tutto lui”.

L’AMBULANZA. Com’è emerso da vari stralci video, all’esterno della casa dei De Risi era un continuo via vai di ambulanze. A volte c’erano a bordo anche degli ignari pazienti, che avevano bisogno di cure nel periodo Covid. L’autista, inizialmente è Vincenzo Oro. A garantire per lui è lo stesso De Risi che afferma. “Viene con la tuta dell’infermiere, tiene le tac”. Così arriva a essere concluso il recupero del carico di droga lo scorso 5 gennaio a Torre Annunziata.

Poi Oro viene fermato dai carabinieri all’uscita di Angri con a bordo un grosso quantitativo di bianca e così il “presidente del 118” finisce fuori dai giochi. Al suo posto, come autista, spunta la figura di Ilenia Perla, precettata dallo stesso De Risi. Uno stratagemma che ha funzionato fino a ieri quando i militari dell’arma hanno messo fine a questo traffico.

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