"Dai dati finora a nostra disposizione, basati su 246 genomi sequenziati da pazienti con Covid-19, emerge che esistono cinque varianti di virus". Così ha dichiarato il genetista Massimo Zollo, dell'Università Federico II di Napoli.

Il responsabile scientifico della task force Covid attiva presso il centro di biotecnologie avanzate Ceinge e finanziata dalla Regione Campania, ha affermato che per ora si sa che “le varianti, identificate con le sigle 19A, 19B, 20A, 20B e 20C, sono presenti in tutta Italia, ma adesso si tratta di capire quale sia la loro incidenza nelle regioni".

E’ emerso che in Campania le varianti 20A e 20B sono presenti nella stessa quantità. "Dobbiamo continuare a tipizzare il virus in tutto il Paese – ha detto Zollo -  per capire se ci sono realtà particolari a livello regionale, oppure se è una tendenza che sta avvenendo in tutta Italia".

Dai recenti studi del genetista, è emerso che da un punto di vista statistico, più aumenta il numero delle persone con l'infezione, più sono probabili nuove mutazioni. “Non si può escludere che possano essere solo delle varianti – conclude Zollo -  magari frutto di importazioni da altri Paesi".

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