Il cero della giustizia per ricordare Antonio Morione. E’ l’iniziativa messa in campo dal presidio “Libera” di Torre Annunziata a un mese dalla tragedia che ha scosso un’intera comunità.

Boscoreale e Torre Annunziata ancora unite nel dolore ricordando la tragedia del 23 dicembre, quando dei colpi di pistola trasformarono la magia dell’antivigilia di Natale in un incubo senza fine.

Ci sono voluti 42 secondi, qualche proiettile e nessun rispetto per la vita umana, nei giorni di Natale, per strappare Antonio dalla sua terra e privare i suoi cari, onesti lavoratori, del sostegno e dell'amore paterno. “Un dolore che sanguina ancora – ha ricordato il referente di Libera don Ciro Cozzolino –. Anche la vita di una comunità cittadina e di un intero territorio è stata stravolta. La giustizia per Antonio e per la famiglia, insieme alla sicurezza per l'intero territorio, sono gli unici elementi per costruire il conforto”.

Ed sarà domenica 23 gennaio il giorno adatto per ricordare Antonio e per spingere via l’omertà e il silenzio che avvolge questo dramma, chiedendo giustizia per Antonio, per sua moglie Maria e i loro figli Tancredi, Noemi e Rebecca. Dalle ore 9 alle ore 12 presso la pescheria di Antonio in via Giovanni della Rocca a Boscoreale “siamo chiamati a metterci la faccia per la verità e la giustizia e contro ogni violenza criminale. Dalle ore 10.00 la famiglia di Antonio, vittima innocente, insieme a "Libera" e all'associazione Polis, familiari delle vittime innocenti, alle istituzioni, alle parrocchie e le associazioni presenti sul territorio, accenderanno il cero della giustizia che dovrà poi essere tenuto acceso dal nostro impegno quotidiano per la giustizia e la vita”.

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