“L’avvicinarsi dell’appuntamento elettorale è il motivo palese che ha portato il Presidente Caldoro ad una visita all’ospedale Maresca”. Gli attivisti del ‘Comitato Pro Maresca’ non dimenticano la situazione del nosocomio cittadino e, più in generale, la vicenda ‘sanità’ della Regione Campania, nonostante, dicono, “sia stata sepolta sotto tonnellate di disinformazione durante l’intero mandato del Governatore”.

Un lungo excursus che ripercorre le tappe dal 2010, quando proprio Caldoro “è stato nominato commissario governativo per la sanità” e da Palazzo Santa Lucia “ha firmato il decreto 49, responsabile della distruzione della rete ospedaliera regionale”, fino al 17 marzo 2015 quando “è stata resa pubblica la proposta di riordino del piano sanitario fatta ai Ministeri”. Una sequenza di eventi che “insospettisce” perché a ridosso delle prossime elezioni regionali.

LA PROTESTA DI SABATO 27 MARZO. Durante la lunga giornata del Presidente Caldoro, era prevista anche una ‘visita istituzionale’ prima all’ospedale Maresca e poi a quello Sant’Anna e Madonna della Neve. Mentre la visita al nosocomio boschese c’è stata, quella al presidio ospedaliero torrese è saltata, probabilmente, dicono alcuni, “proprio per il timore della contestazione che sarebbe avvenuta fuori ai cancelli”.

“Eravamo li per far sentire la nostra voce con una protesta pacifica – continuano dal Comitato Pro Maresca – Avevamo con noi solo degli striscioni con la scritta ‘Sanità Pubblica’. Durante l’attesa di Caldoro ha iniziato a piovere – raccontano – e tutti si sono recati in prossimità dell’ingresso del Pronto Soccorso mentre noi siamo stati tenuti a distanza, sotto l’acqua”.

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