Lo stop alle attività produttive da un lato fermano l’economia e mettono in crisi migliaia di imprenditori, dall’altro danno un po’ di respiro al mare del vesuviano e soprattutto al fiume Sarno.

La testimonianza è data dalle condizioni attuali del corso d’acqua che finisce il suo percorso tra Castellammare di Stabia e Torre Annunziata. A Sarno, lì dove il fiume inizia a vivere, “non è una novità vedere le acque del fiume limpide – ha spiegato la consigliera comunale locale Maria Manzo -. Il Sarno nasce e pulito, è poi durante il suo tragitto che viene inquinato dagli sversamenti delle fabbriche, basta uscire di pochi chilometri dal comune sarnese perché le acque comincino ad inquinarsi”.

"Il nostro Paese dovrà ripartire dall'ambiente". A dirlo è la deputata del Movimento 5 Stelle, Carmen Di Lauro, che commenta così l'iniziativa del Ministero dell'Ambiente circa un monitoraggio straordinario delle acque in questo momento di emergenza sanitaria.

Nella giornata di ieri è stato prelevato un campione delle acque del Fiume Sarno, uno dei fiumi ritenuti più inquinati di Europa, a pochissimi metri dalla foce. "E' da alcune settimane - dice la Deputata - che sui social circolano immagini delle acque del Sarno più limpide, questo ovviamente non significa che non c'è più inquinamento ma è sicuramente un segnale importante dal quale ripartire. Il nostro futuro dipende anche e soprattutto dall'Ambiente".

Sulla stessa d’onda il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli: “Quando si andrà verso la fase 2 bisognerà monitorare costantemente la situazione ambientale per evitare che si riprendano gli sversamenti. Quando le attività produttive ed umane riprenderanno dovremo impedire che l’ambiente subisca nuovamente dei forti danni, serviranno rigidi controlli ed un cambio radicale di mentalità e di stile di vita, l’uomo deve imparare a vivere e a produrre rispettando la natura altrimenti le conseguenze saranno disastrose, molto di più di quelle di un’epidemia”.

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