"Il peggio deve ancora venire", premette, e dice anche che sull'omicidio di suo fratello, il 'sindaco pescatore' di Pollica Angelo Vassallo, "tra cinque-sei mesi ci sarà una svolta, in termini di arresti, non indagati".

Non usa mezzi termini Dario Vassallo: "Dopo dodici anni ci siamo scocciati- dice a margine di un incontro al carcere di Poggioreale - qualche magistrato, qualche uomo delle istituzioni è stato forse un po' distratto, molto distratto. Anche questi dovranno rispondere della loro distrazione. Siamo ancora ad una fase iniziale, il peggio deve ancora venire". "Sulla vicenda di mio fratello c'è una responsabilità anche politica che mi ha portato a candidarmi con i Cinque stelle, nulla è fatto per caso o per ego personale, è tutto studiato per dare una spallata a quello che si chiama il sistema Cilento che ho già denunciato alla procura antimafia nel 2018 e che ancora non ha avuto esito". "Questa candidatura serve per dare l'ultimo colpo assestato bene, il colpo d'ariete affinché la politica faccia chiarezza e la magistratura faccia il proprio dovere - ha concluso - nessuno sconto e pietà per nessuno perché lo Stato deve fare lo Stato e chi ha sbagliato deve pagare perché noi ci siamo proprio scocciati".

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