Un’iniziativa che aiuti a sensibilizzare sulla risorsa mare, quale bene primario da difendere. È quella realizzata dalle associazioni “Erco sub”, dal gruppo di protezione civile “Sant’Erasmo”, in collaborazione con la Croce Rossa Italiana, e voluta del Partito europeo S&D nel porto di Torre Annunziata.

Ruote di macchine, tubi, un’antenna per i televisori, buste di plastica, reti, bottiglie di vetro, barattoli di metallo, materiali vari usati dai pescatori e persino un flex. È quanto hanno raccolto in un paio d’ore il gruppo di sub che si è immerso nello specchio d’acqua antistante la capitaneria oplontina.

“È una delle nostre iniziative itineranti che mettiamo in campo per far capire alle persone che non bisogna inquinare il mare”. Ha detto Antonello Cozzolino, di Erco Sub. “Rispetto ai primi anni la sensibilità delle persone è aumentata. Per questo anche gli amministratori comunali devono continuare a coinvolgere soprattutto le scuole sui temi legati ai ‘rifiuti zero’ ed all’ambiente”.

Dello stesso avviso anche Gaetano Gallo, della “Sant’Erasmo”: “È una questione culturale. Bisogna capire che il mare è una risorsa e non un contenitore per rifiuti. Penso – ha concluso – che le amministrazioni debbano mettere in campo programmi simili per educare sul tema”.

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