Il Parco Nazionale del Vesuvio è #plasticfree
Adottata la delibera per la riduzione dell’uso della plastica
28-03-2019 | di Giovanni Romano
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Riduzione dell’uso della plastica, il Parco Nazionale del Vesuvio approva una delibera per avviare le misure utili e necessarie per ridurre il consumo delle plastiche nel territorio del Parco.
Il via libera è arrivato nel corso della seduta del consiglio direttivo del 27 marzo 2019. Un atto che è in linea con il progetto di direttiva sulla riduzione dell’inquinamento da plastica presentato dalla Commissione Europea che rappresenta un ulteriore significativo passo per contrastare una delle due più gravi emergenze ambientali globali, insieme ai cambiamenti climatici e più in generale per ridurre gli impatti che l’uso non responsabile della plastica causa all’ambiente. Infatti, di fronte al costante aumento dei rifiuti di plastica negli oceani e nei mari e ai danni che ne conseguono, la Commissione Europea ha proposto nuove norme per i prodotti di plastica monouso, che più inquinano le spiagge e i mari d’Europa e per gli attrezzi da pesca perduti e abbandonati.
“Con questa Delibera abbiamo voluto avviare un percorso verso un Parco del Vesuvio Plastic Free – spiega Agostino Casillo Presidente dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio - mettendo in atto misure concrete per limitare l’utilizzo della plastica monouso e per incentivare sempre di più un modello di economia che preveda la gestione dei rifiuti plastici in un’ottica di riduzione, riuso e riciclo”.
Un atto che impegna il Parco a ridurre o eliminare l’uso della plastica, sostituendola con vetro e prodotti biodegradabili in tutti gli uffici dell’Ente; porre in essere azioni di sensibilizzazione e educazione ambientale nei comuni e nelle scuole del territorio del Parco Nazionale del Vesuvio, comprese le aree contigue, al fine di promuovere il consumo consapevole e la corretta gestione dei rifiuti, con particolare riferimento alla plastica, prevedendo anche misure di sostegno per iniziative finalizzate al contenimento del consumo ed al riciclo della plastica; sollecitare i Comuni del Parco ad adottare specifici provvedimenti.
Tra gli atti previsti anche l’istituzione di una borsa di studio avente ad oggetto il contrasto all’utilizzo delle materie plastiche e la corretta gestione del riciclo e del riuso delle materie plastiche, con l’obiettivo di monitorare le azioni messe in campo ed i relativi effetti; promuovere il Green Public Procurement attraverso l’introduzione di criteri premianti nelle procedure ad evidenza pubblica e negli acquisti “plastic free” o in plastica idrosolubile o riciclata e promuovere e valorizzare, altresì l’utilizzo dei prodotti derivanti dal riciclo della plastica; disincentivare l’utilizzo di buste ed imballaggi in plastica privilegiando l’utilizzo di prodotti alternativi alla plastica stessa; promuovere studi, indagini e ricerche scientifiche sugli impatti delle materie plastiche; promuovere accordi e collaborazioni con gli operatori che mettono in atto politiche finalizzate alla corretta gestione della plastica; sostenere e promuovere, attraverso il proprio patrocinio, eventi e manifestazioni che riducano l’uso della plastica e utilizzino prodotti biodegradabili; promuovere iniziative dell’Ente Parco finalizzate a sensibilizzare i cittadini, le famiglie e gli operatori economici del Territorio ad una corretta gestione della plastica e contro l’abbandono di rifiuti, in particolare quelli in materiale plastico.
“Vogliamo promuovere un modello di sviluppo sostenibile che consenta di migliorare la qualità dell’ambiente in cui viviamo ma anche di far crescere una sana green economy legata al riuso ed al riciclo” – conclude Casillo.
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