"Il parkinson non toglie anni alla vita, ma cerca di togliere vita agli anni. Anche con l'odioso mister P, come lo chiamo io, un inquilino che porto dentro da tredici anni, ne avevo 35 e una mattina, d'improvviso, non riuscivo più a lavarmi i denti, insomma...scusate perchè tremo: mister P non ti uccide. Il mio gol lo ha dimostrato".

E' il messaggio video di coraggio e di speranza che Francesco D'Antuono, 48enne addetto stampa della società sportiva Angri, squadra che milita nel campionato di Promozione campano, ha voluto lanciare con qualche calcio tirato a un semplice pallone, a tutte le persone affette, proprio come lui, da un morbo che anche in un suo libro ha definito 'mister P'.

"Libro scritto a quattro mani, ops, scusate, tre, perchè una delle mie è ormai anarchica - scherza ancora mentre si allena presso il locale stadio 'Novi' - con un mio amico giornalista, Giovanni Piazza, che ha tradotto in parole i miei pensieri". Francesco, 48 anni, una passione smisurata per il calcio e un coraggio da 'leone', dopo aver ottenuto l'idoneità agonistica - concessagli dall'istituto di medicina sportiva e sociale di Salerno - ha siglato il suo gol più importante.

Lui è addirittura sceso in campo "perchè io, con la palla ai piedi, credetemi, non tremo più", nell'ultima di campionato persa 3 a 2 in trasferta dal suo Angri per un giorno contro la Poseidon. Decisivo, per la prima di Francesco in campionato, l'ok del proprio allenatore amico, l'ex tecnico del Savoia, Pasquale Vitter: "Mi ha dato una lezione di vita".

 

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