Il ricordo di Aldo Moro rivive a San Giorgio
Intitolata l’aula consiliare allo statista martire, rapito ed ucciso in nome della democrazia
24-05-2018 | di Claudio Di Giorgio
VERSIONE ACCESSIBILE DELL'ARTICOLO
"La verità è sempre illuminante ci aiuta ad essere coraggiosi". Sono le parole di Aldo Moro, incise sulla targa che da oggi dà il suo nome all’aula consiliare del comune di San Giorgio a Cremano.
Non un nome qualunque. Quello dello statista martire, rapito e ucciso, in nome della democrazia. Alla cerimonia, partecipata, emozionante e condivisa con gli studenti del Liceo Carlo Urbani, con gli ex sindaci di San Giorgio a Cremano, con i rappresentanti istituzionali dei comuni limitrofi e con le forze dell’ordine, ha partecipato anche l’On. Gero Grassi, vicepresidente della Commissione d'Inchiesta sul caso Moro. Colui che ha portato alla luce verità a volte scomode, certamente incredibili sulla barbara uccisione di uno dei nostri padri costituenti.
San Giorgio a Cremano, Jacopo bimbo dei record: 54 libri letti in un anno
Il piccolo premiato a Villa Bruno insieme al lettore più anziano della biblioteca comunale
Le parole di Grassi hanno incantato i giovani, risvegliando la loro coscienza critica, la voglia di conoscere la storia, dimostrando quanto la partecipazione delle nuove generazioni alle attività dell’amministrazione sia un obiettivo seguito e condiviso.
“Quando una città come questa il suo sindaco , la sua amministrazione la sua comunità decide di intitolare l’aula consiliare a Aldo Moro è una comunità che guarda al futuro e non al passato - dichiara il senatore Grassi - perché Moro è il massimo della sintesi della democrazia della libertà e della politica inclusiva, un martire laico della Repubblica Italiana”.
Sono tre le sale consiliari intitolate a Aldo Moro in Italia, una a Cordenons in Friuli e due in Campania una a Sassano in provincia di Salerno e, l’ultima in ordine di tempo, a San Giorgio a Cremano. “La scelta di dedicare il luogo dove si riunisce l’assise comunale al presidente Moro, in questo particolare momento storico, rappresenta un gesto simbolico di alto valore morale e sociale riconoscendo in uno dei nostri padri costituenti la figura universale di martire – spiega il sindaco Giorgio Zinno. Il suo nome ha messo d’accordo tutti perché grazie a lui si percepisce ancora, a distanza di 40 anni, l’esigenza di ripartire da quei valori per la costruzione di una società più inclusiva, basata sulla corresponsabilità dei cittadini e delle forze politiche”.
Sondaggio
Risultati
Puoi ricevere le notizie de loStrillone.tv direttamente su Whats App. Memorizza il numero 334.919.32.78 e inviaci il messaggio "OK Notizie"