“I limiti, come le paure, sono spesso solo illusioni” recita così la bio di Mirko Giacobbe su Instagram, un modo per far capire chi è, in campo e fuori. Nel calcio, porsi dei limiti o avere paura limita l’orizzonte delle possibilità, che invece il Savoia vuole disegnare lontanissimo. L’orizzonte di Giacobbe è la trequarti, la comfort zone in cui mostrare il suo talento e contribuire fattivamente a trasformare le possibilità in gol, assist e vittorie.

Lo ha già fatto con le maglie di Neapolis, Portogruaro, Bassano, Real Metapontino, Due Torri, Castrovillari, Frattese, Ercolanese, Aversa Normanna e Campobasso; adesso è pronto a ripetersi tra le fila dei Bianchi di Torre Annunziata. I

l trequartista, raggiante e carico, si è espresso così sull’approdo alla corte di mister Parlato: «C’è stima reciproca con la famiglia Mazzamauro e la mia scelta è stata fatta, prettamente, sulla base di ciò. Sono stato con loro ad Ercolano, poi sono rimasto in contatto con il direttore sportivo Marco Mignano. E’ stata una decisione presa anche perché qui c’è una piazza prestigiosa, importante e per i tanti tifosi che riempiranno lo stadio Giraud. Tutto questo mi ha spinto qui. Offerte? Sì, ne ho avute molte dopo aver vissuto una grande stagione con il Campobasso: 37 partite su 38, continuità, gol ed assist. Però ha prevalso il Savoia perché il Presidente Onorario Alfonso Mazzamauro è una persona molto seria ed umile. Abbiamo trovato l’accordo e, adesso, non vedo l’ora di iniziare. Sarà un bel campionato, vorremmo fare tutti bene. Pensiamo ad andare più in alto possibile come collettivo, poi i traguardi personali arriveranno».

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