Un addio annunciato, forse scontato, e come tutte le storie d’amore che giungono al termine le colpe vanno equamente suddivise. Incomprensioni, chiarimenti e fraintendimenti, tra Todisco ed il pubblico del “Guraud” l’intesa non è mai stata delle migliori, ma mai si era giunti ad una contestazione dura come quella di sabato durante il match con il San Giorgio. Una pioggia di insulti ha investito l’avvocato napoletano, ciò avveniva all’interno dell’impianto torrese, all’esterno invece era assiepata il resto della torcida, quella parte che da tempo diserta le partite del Savoia. La loro contestazione è stata ancora più feroce: fumogeni, bombe carte e la solita buona dose di improperi destinati al duo Todisco/Maschitelli.

La risposta del club alla contestazione è stata ancor più dura: trasferimento immediato a Cercola e tanti saluti a Torre Annunziata. Sul perché di un tale provvedimento abbiamo interpellato il “protagonista” di tutta questa vicenda, il presidente Arnaldo Todisco.” Voglio premettere che la decisione maturata non è dipesa esclusivamente da me, dopo gli avvenimenti di sabato si è allertata la Questura di Napoli, siamo stati invitati a non allenarci in città finchè non tornerà la calma”. Lo sfogo del numero uno oplontino continua. “Sabato è stato un inferno, sono stato umiliato dai tifosi, offeso in qualsiasi modo, c’è chi come Arpaia ha subito danni al proprio veicolo, io non ho lucrato sul Savoia, e quando mi dicono di andare via, io non posso far altro che rammentare ai più che sono stato chiamato a Torre Annunziata”.

Sulla decisione di “emigrare” in quel di Cercola il patron fa chiarezza. “Andare a Cercola per allenarci non è stato un mio dispetto nei confronti della città, per motivi di sicurezza, ed esclusivamente per questo motivo, abbiamo adottato questa misura preventiva, consigliati anche dalle forze dell’ordine, al momento non posso garantire l’incolumità dei tesserati e quindi per questa settimana ci alleneremo lì, in attesa che si calmino le acque, ripeto, è esclusivamente una misura di sicurezza non una ripicca”. Almeno per questa settimana il Savoia vivrà questo “esilio” forzato, ma per quanto tempo Torre Annunziata sarà orfana della squadra cittadina? “Non c’è una scadenza, mi auguro esclusivamente che si calmino le acque, per il bene di tutti, anche perché ci alleneremo su un terreno di gioco totalmente differente da quello del ‘Giraud’, la squadra da questa situazione ne esce sicuramente danneggiata, ma non potevo fare altrimenti, speriamo che tutto rientri al più presto”.

Anche il dg Improta, sottolinea l’origine prettamente precauzionale del provvedimento adottato da Todisco. “Sinceramente sono basito da quanto accaduto durante, ma soprattutto dopo la partita di sabato, e pensare che soltanto 24 ore prima avevo parlato con alcuni rappresentati del tifo organizzato per cercare di calmare la situazione, dovevamo  rivederci oggi, ma non ho capito il loro atteggiamento, mi viene da pensare che ci sia qualcuno che remi contro l’attuale dirigenza, ma così non si fa il bene del Savoia, sono molto deluso dall’atteggiamento della tifoseria, ieri mi è stato impedito di accedere al ‘Giraud’ dove io come tanti giocatori abbiamo degli effetti personali, in queste condizioni è davvero difficile fare calcio”.

Sondaggio


Risultati



Puoi ricevere le notizie de loStrillone.tv direttamente su Whats App. Memorizza il numero 334.919.32.78 e inviaci il messaggio "OK Notizie"

Guarro, Onda, Cirillo e Blascio lasciano la squadra

il Giraud svuotato

Improta: 'Momento difficile'

La partita

La conferenza