Come cambierà la nostra vita dopo la pandemia che ci ha travolti nel 2020? Questa è una delle domande più frequenti che circolano nel periodo attuale, e a cui è veramente difficile dare una risposta. Anche perché, a dirla tutta, ancora non è chiaro quando potrà dirsi “terminata” una volta per tutte la pandemia, che sia per un naturale esaurirsi della carica virale del virus o per la scoperta di un vaccino. Ad oggi quindi ci si ferma alla conta dei danni anche economici, valutandoli settore per settore: come è intuibile infatti, non tutti i settori economici hanno subito delle perdite.

Quello dell’arredamento è uno dei comparti più interessanti da analizzare per capire meglio l’impatto del Covid sulle abitudini e sulle scelte di acquisto degli italiani. Partendo dagli ultimissimi dati, la ripresa del settore è stata netta grazie alle offerte del Black Friday che dominano le settimane fino a dicembre, come le tante promozioni che si possono trovare su Mondo Convenienza e che danno modo di fare tanti acquisti per la propria casa a prezzi scontati. Ma è chiaro che - se anche ci sono delle offerte - è importante che il settore in sé riparta in qualche modo, ed è proprio quello che sembra avvenire.

I numeri parlano chiaro in effetti: da quando è terminato il lockdown, la ripresa del mercato di mobili e arredamento ha visto un aumento della domanda del 55% rispetto allo scorso anno. Una cifra che non può sicuramente essere ascritta in toto all’impossibilità di fare “fisicamente” degli acquisti nel periodo della chiusura della scorsa primavera. Altri settori infatti, come quello dell’abbigliamento, non hanno avuto lo stesso effetto rebound al momento della ripresa delle attività. Senza contare che gli acquisti online sono aumentati durante il lockdown, ma quelli relativi a mobili e arredamento non hanno partecipato a questo trend positivo. Come si spiega quindi questo fenomeno?

L’effetto del lockdown sugli italiani

Trovare dei lati positivi sulla pandemia è una contraddizione in termini; analizzarne gli effetti dal punto di vista delle abitudini e degli acquisti è realtà. Ci sono dei settori che sono andati in crescita durante il lockdown, e che sono destinati a perdere man mano che si tornerà a una vita normale. Ma la durata prolungata della chiusura, totale o parziale, ha portato alla riscoperta di una dimensione domestica prima del tutto ignorata, o quasi.

L’attenzione per l’arredamento e i mobili ne è un chiaro segnale: a detta degli esperti infatti, la casa si è trasformata da un ambiente principalmente legato al rientro dopo una lunga giornata di lavoro, a uno spazio da vivere e da condividere in maniera più attiva. Non più una “dimora”, ma un luogo in cui vivere appieno la propria realtà privata, sia familiare che domestica. È probabilmente per questo che si è avvertita l’esigenza di renderla più bella, e di dedicarle più attenzioni rispetto a prima. A corollario di questo cambiamento c’è il settore della cucina, che non ha mai ricevuto così tanta attenzione come nel periodo della pandemia.

Tendenze molto simili riguardano anche gli altri Paesi europei che hanno vissuto un periodo di lockdown prolungato come quello che è avvenuto in Italia. Ed è anche sull’aumento della domanda estera che si fa affidamento per una ripresa generale del settore: l’Italia si posiziona al terzo posto nell’Unione europea per le esportazioni di arredamento e mobili in legno (dati che si sono dimezzati durante la primavera del 2020). Fare previsioni per il futuro è sempre molto difficile, ma sembra che la pandemia del 2020 lascerà il segno per diverso tempo, sia sull’economia dei Paesi di tutto il mondo che su alcune abitudini acquisite (o ritrovate) nel periodo della chiusura.

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