“Gli Enti Locali devono diventare parte integrante di una filiera di affermazione del principio di legalità”. È quanto ha detto il sindaco di Torre Annunziata, Giosuè Starita, nel corso del dibattito dal titolo ‘Mafie e Antimafia nell’Italia del XXI Secolo. Perché lo Stato non ha ancora vinto?’ che si è tenuto a Napoli, a Palazzo San Giacomo.

“Ci vuole una regia centrale capace di fare in modo che ci sia una strategia complessiva, e cioè iniziative che si legano l’una all’altra, capaci di rigenerare il tessuto sociale, soprattutto con interventi tesi a sostenere le attività produttive. Senza lavoro non si battono le mafie, siamo destinati a perdere. Una grande opportunità è la Zona Franca Urbana, che da un lato permette la creazione di tante piccole attività produttive,  favorendo il riaffermarsi anche antichi mestieri, e dall’altro riafferma il principio del lavoro legale. È importante mettere in campo continue iniziative di monitoraggio e contrasto all’illegalità, come anche attivare percorsi di formazione civile attraverso il rapporto con gli Enti locali, come fa Avviso Pubblico,  che con l’ANCI ha attivato la formazione per i giovani amministratori under 35”.

Il primo cittadino torrese, nella sua veste di delegato Anci per la Giustizie e la Legalità, ha così affrontato il tema della sesta edizione della Festa nazionale di Avviso Pubblico, la rete di più di 300 enti locali impegnati in attività di formazione civile contro le mafie, che quest’anno si è svolta a Napoli, ieri e oggi, in collaborazione con il Comune di Napoli e l’Associazione Nazionale Comuni Italiani. Con lui, nella sede del capoluogo campano, il sindaco di Casal di Principe Renato Natale, il pm della DDA Francesco De Falco, il vicesindaco di Napoli Raffaele Del Giudice, il vicepresidente di Avviso Pubblico Antonella Miele e il presidente di Fondazione con il Sud, Carlo Borgomeo.

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