Un modus operandi riconosciuto da tutti e che non faceva sconti. Non era un segreto il ‘Sistema Ariano’ per gli imprenditori che volevano entrare negli appalti pubblici. Le indagini della guardia di finanza, di concerto con la Procura di Torre Annunziata, stanno facendo emergere scenari sempre più eloquenti.

Da un lato gli appaltatori consapevoli di dover rendere un “regalo” al termine dei lavori e dall’altro l’ex capo dell’Ufficio Tecnico che senza alcuna pressione riceveva mazzette nei vari punti della città.

Il connubio viene evidenziato ancora di più dalle dichiarazioni rese in entrambi gli interrogatori da parte di Amedeo Carluccio, titolare della Edil Agl.

Quest’ultimo ha conosciuto Ariano grazie all’intercessione di Luigi Ammendola. L’ex vicesindaco l’aveva infatti consigliato all’amico ingegnere per i lavori da svolgere in via Cavour, dove c’è un balcone pericolante. Proprio per accreditarsi all’Ente l’imprenditore aveva già svolto servizi gratis in Procura e allo stadio Giraud.

“Chiama Amedeo quello è operativo. Già sa…” (tutto in dialetto). Sono state le parole proferite da Ammendola nel corso di una telefonata del 4 ottobre 2020. Secondo gli investigatori l’essere ‘operativo’ non può che riferirsi al fatto di aderire alla prassi che vigeva al Comune di fornire un “regalo” al capo dell’Utc.

Per la quarta mazzetta, sulla quale sono ancora aperte le indagini, l’appalto era di 6mila euro. Due dovevano finire nelle tasche di Ariano. “A me è stato bene così -ha ammesso Carluccio, ora indagato a piede libero- Perché i lavori me li ha procacciati lui. Mi chiedete quale sarebbe stato il prezzo onesto per il lavoro? Considerata l’urgenza i 4mila euro erano ben pagati”.

Il “Sistema Ariano” non risparmiava niente e nessuno quindi. Per le ricostruzioni della guardia di finanza solo chi accettava di dover consegnare la tangente poteva lavorare. E non sempre erano di gradimento di Ariano. L’esempio più fulgido è la consegna dei 2mila euro, sempre da parte di Carluccio, lo scorso 23 dicembre nei pressi villa Parnaso ai giardinetti. “Si stizzì perché ne voleva 5mila” è stata la rivelazione del costruttore.

Il vaso di Pandora si sta aprendo sempre di più. A tremare sono anche altri appalti autorizzati dallo stesso ingegnere. Ma l’obiettivo primario di finanza e Procura è scoprire in via definitiva la ‘parte politica’, che teneva in piedi il “Sistema Ariano”.

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