Tre autolavaggi fuorilegge messi sotto sequestro a San Giorgio a Cremano.

Nell’ambito dell’attività di controllo del territorio volta a prevenire l’inquinamento marino da fenomeni antropici dovuti ad illecite immissioni di acque sporche di natura industriale nel ciclo della depurazione, gli uomini del Nucleo Operativo Difesa Mare della Capitaneria di Porto di Torre del Greco e della Compagnia della Guardia di Finanza di Portici, hanno posto in essere un’azione sinergica, al fine di verificare la rispondenza dei processi produttivi di varie attività commerciali e/o industriali alle previsioni del Testo Unico Ambientale, con particolare riguardo ai comportamenti illeciti nella gestione e smaltimento dei rifiuti e allo scarico dei reflui di natura industriale, nonché contrasto al lavoro nero.

La suddetta attività accertativa, svolta nel tenimento comunale di San Giorgio a Cremano, con l’ausilio del personale tecnico specializzato dell’A.R.P.A. Campania e della G.O.R.I. (Gestore del Servizio Idrico Integrato dell’Ente d’Ambito Sarnese Vesuviano), ha condotto al sequestro di tre autolavaggi, con deferimento dei gestori alla competente Autorità Giudiziaria, in quanto privi di qualsivoglia titolo abilitativo di natura ambientale (A.U.A.), necessario per l’immissione dei reflui di natura industriale in pubblica fognatura, nonché per gestione illecita di rifiuti speciali prodotti durante il ciclo delle operazioni (stracci, bombolette spray, contenitori per saponi, etc.).

Contestualmente sono state, altresì, comminate diverse sanzioni amministrative anche nei confronti di ulteriori due autolavaggi per “irregolare tenuta del registro di carico e scarico rifiuti” (oltre 4mila euro), nonché “per superamento dei valori limiti per gli scarichi di acque reflue industriali in fogna, la cui sanzione amministrativa può variare da un minimo di 6mila ad un massimo di 60mila euro.

Inoltre, all’esito di controlli di natura tributaria eseguiti dai finanzieri, veniva constatata la presenza di un lavoratore irregolare, con contestuale irrogazione di una sanzione amministrativa di 1500 euro, l’omessa presentazione delle dichiarazioni fiscali dall’anno 2014, nonché pagamenti in nero per la locazione di un immobile di un importo superiore a 43mila euro.

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