Immigrazione clandestina nel napoletano, arrestati tre avvocati e un poliziotto: sequestrata Ferrari
Tre professionisti a capo dell'organizzazione. Scacco di Nicola Gratteri alla criminalità
10-06-2025 | di Redazione

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Era guidata da tre avvocati del Nolano, uno dei quali, grazie all'imponente volume di affari si è comprato anche una Ferrari, l'organizzazione finalizzato a favorire l'immigrazione clandestina sgominata dalla Polizia di stato che ha eseguito 45 misure cautelari.
Lo ha detto il procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, nel corso di una conferenza stampa indetta per illustrare i dettagli di un'operazione della Polizia di Stato contro l'immigrazione clandestina, coordinata dalla Dda (procuratore Gratteri e procuratore aggiunto Del Prete).
Tra gli arrestati anche un poliziotto, insospettabile, che aiutava, grazie alle competenze informatiche, l'organizzazione sgominata dalla Polizia di Stato. Eseguiti complessivamente undici arresti in carcere, 23 ai domiciliari (tra collaboratori e mediatori) e undici misure cautelari meno afflittive. Alla conferenza stampa hanno preso parte anche il Questore di Napoli, Maurizio Agricola e il dirigente della Squadra Mobile di Napoli Giovanni Leuci. A far partire le indagini della squadra Mobile di Napoli la denuncia da parte di alcuni lavoratori, che pagavano fino a 10mila euro per approdare in Italia, sfruttando i cosiddetti "click-day". Complessivamente sono state presentate 40mila domande sulle quali sono ora in corso verifiche.
Per i tre avvocati, ciascuno a capo di altrettanti Caf, che utilizzano questo sistema per fare affari, è stato disposto il carcere. Complessivamente sono stati sequestrati beni per due milioni di euro, tra cui anche la Ferrari. Dalle indagini è emerso anche il coinvolgimento della camorra, in particolare del clan Fabbrocino, tra cui esponenti di rilievo i quali fruttavano i loro contatti diretti con i Caf per prendere parte al business. E quando non ci riuscivano imponevano delle estorsioni.
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