Forte del fatto che il padre era considerato il reggente del clan Falanga, aveva chiesto a un imprenditore soldi per poter proseguire in tranquillità la propria attività, arrivando a minacciarlo fino al punto che l'uomo si era visto costretto a lasciare la città. Per questo motivo il personale della squadra di polizia giudiziaria del commissariato di Torre del Greco, guidato dal primo dirigente Davide Della Cioppa, ha eseguito un'ordinanza cautelare in carcere a carico di Aniello Gaudino, 20 anni, figlio di Domenico Gaudino, già reggente del clan Falanga.

Gaudino è accusato di violenza privata e minacce gravi nei confronti di un imprenditore con l'aggravante che tali azioni tendevano a favorire il clan Falanga. Tutto nasce dalle denunce presentate dall'imprenditore: sulla scorta di queste, in passato, era stato arrestato anche Domenico Gaudino, oggi condannato a 12 anni di carcere. In particolare, gli agenti hanno verificato che Aniello Gaudino la scorsa estate era arrivato a minacciare l'imprenditore, tanto da costringerlo a lasciare Torre del Greco. A febbraio invece Gaudino era arrivato a inseguire la vittima a volto scoperto, costringendo la vittima ad allontanarsi dopo aver preso a calci l'auto. 

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