La novità più rilevante consiste in un voucher regionale da 600 euro mensili a beneficio degli orfani di vittima di femminicidio da corrispondere fino al compimento del 24/mo anno di età. Un ulteriore sostegno - frutto dell'emendamento approvato dal Consiglio regionale della Campania in occasione dell'ultima legge di Bilancio - che va a consolidare gli aiuti in materia di contrasto alla violenza di genere previsti dalla legge 34. Fondi nazionali e regionali per circa 5 milioni di euro per il 2023 i cui bandi sono stati illustrati oggi nel corso di un incontro in Consiglio regionale cui hanno preso parte gli organismi interessati, dai centri anti violenza ai centri per l'impiego, passando per i responsabili degli ambiti territoriali. Fondi in più rispetto a quelli previsti dal precedente bando biennale a tutela delle donne vittima di violenza e che andranno gestiti con rigore evitando di prendere in carico qualche richiesta di rimborso bizzarra registrata in passato. In questo senso l'appello della Presidente della commissione regionale Politiche Sociali, Bruna Fiola, che ha richiamato a una maggiore attenzione i centri anti violenza e gli ambiti territoriali imputati di aver valutato con leggerezza in passato alcune domande poi rigettate a fine iter dalla Regione: "Ne ricordo due - dice la consigliera richiamando a un maggior rigore - la richiesta di rimborso per un completino intimo leopardato e quella per un telefonino da 2.000 euro. Ma come si fa? Richieste così non devono neanche essere prese in considerazione. Per fortuna - sottolinea - sono casi isolati sulle oltre 400 domande di contributo pervenute e che sono stare accolte a beneficio di donne che avevano perso tutto e che grazie alla legge hanno avuto una chance per ricominciare. Ma serve più attenzione".

Tornando al nuovo bando due le linee previste: la A per le donne vittima di violenza; e la B per i figli delle donne vittima di violenza. Per la linea A si prevede l'assegnazione di un contributo fino a 3000 euro a copertura delle spese sostenute per il sostegno abitativo (canone di locazione e utenze) e per l'accompagnamento della donna nel percorso di fuoriuscita dalla violenza che può arrivare a 6000 euro con un ulteriore voucher da 3000 euro per percorsi di formazione finalizzati al reinserimento lavorativo. Voucher che, come detto, si possono sommare tra loro. Per i figli delle donne vittime di violenza, invece, oltre che per gli orfani di vittime di femminicidio la legge prevede un contributo massimo da 1500 euro per il completamento del percorso scolastico e per le attività extrascolastiche. A questi fondi si aggiunge lo stanziamento della Regione Campania in favore degli orfani vittime di femminicidio fino al 24/mo anno di età, o all'impiego lavorativo, di 600 euro al mese per un anno per complessivi 7200 euro al fine di garantire i bisogni del giovane. "Nei confronti di queste problematiche - ha sottolineato il presidente del Consiglio regionale della Campania Gennaro Oliviero - ci sarà sempre un' attenzione costante da parte del Consiglio al fianco delle donne che hanno subito violenza". Nel merito dei bandi è intervenuta la Presidente della commissione regionale Politiche Sociali Bruna Fiola: "Le novità di quest'anno per le donne vittime di violenza - ha ricordato - sono il contributo da 3000 euro per le spese sostenute per i percorsi di formazione cumulabile con l'altro voucher per l'accompagnamento della donna nel percorso di fuoriuscita dalla violenza. E poi il contributo da 600 euro al mese per complessivi 7200 euro per ciascun orfano vittima di femminicidio. Anche questo provvedimento cumulabile con le altre misure. Un aiuto pensato per sollevare i nonni dal carico economico". "La novità dell'erogazione aggiuntiva di 600 euro per gli orfani - ha evidenziato Loredana Raia, vicepresidente del Consiglio regionale - trae spunto dall'ascolto delle famiglie. Eravamo nella sede della Uil in occasione del ricordo di Ornella Pinto quando la sorella ci raccontò le difficoltà quotidiane per crescere il piccolo Daniele lamentando la scarsità delle risorse nazionali e rivolgendosi alla Regione che ha provveduto". Da Ilaria Perrelli, presidente della Consulta regionale femminile la richiesta di una nuova linea da dedicare all'educazione ai sentimenti nelle scuole ad opera di personale qualificato. Oltre 400 le domande accolte con il vecchio bando biennale. Dal 18 luglio al 30 novembre 2023 i termini per la presentazione delle domande. In arrivo da Roma anche nuovi fondi per il recupero degli uomini maltrattanti.

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