Incandidabili, l'ex vicesindaco Diana: “Primo a denunciare il sistema. Ma attendiamo risposte da giustizia”
Il senatore lasciò dopo la volontà di Ascione di non dimettersi malgrado l'arresto di Ammendola
01-10-2022 | di Gianluca Buonocore

VERSIONE ACCESSIBILE DELL'ARTICOLO
Giunse a Torre Annunziata per fare chiarezza, ma Lorenzo Diana gettà la spugna nel giro di sei mesi. Il senatore anticamorra è tornato a parlare dopo la decisione della Prima Sezione del Tribunale Civile di citare in giudizio ben 24 politici, tra cui sindaco e vari consiglieri, al momento incandidabili. In attesa del giudizio che ci sarà il prossimo 8 novembre, Diana ha espresso il suo giudizio in merito alla vicenda e alla sua esperienza a Torre Annunziata.
Il ritorno dell'ex vicesindaco Diana: “Politica connivente con la camorra. Torre Annunziata offesa”
Le sue denunce riportate anche nella relazione. "Entri in campo una nuova classe dirigente"
"Come ho già detto più volte sono stato io il primo a denunciare il sistema che era in vigore al Comune. Tanto è vero che ho chiesto subito che alcuni appalti venissero bloccati. Inoltre mi sono dovuto dimettere a giugno di un anno fa, perché Ascione non aveva voluto farlo malgrado l'arresto del suo vecchio braccio destro Luigi Ammendola. E' chiaro che la situazione non era proprio serena a Torre Annunziata, ma aspetto il giudizio da parte della magistratura prima di esprimermi. Certo la presenza di alcuni nomi non mi ha per nulla sorpreso".
