Incandidabili, l'ex vicesindaco Diana: “Primo a denunciare il sistema. Ma attendiamo risposte da giustizia”
Il senatore lasciò dopo la volontà di Ascione di non dimettersi malgrado l'arresto di Ammendola
01-10-2022 | di Gianluca Buonocore

VERSIONE ACCESSIBILE DELL'ARTICOLO
Giunse a Torre Annunziata per fare chiarezza, ma Lorenzo Diana gettà la spugna nel giro di sei mesi. Il senatore anticamorra è tornato a parlare dopo la decisione della Prima Sezione del Tribunale Civile di citare in giudizio ben 24 politici, tra cui sindaco e vari consiglieri, al momento incandidabili. In attesa del giudizio che ci sarà il prossimo 8 novembre, Diana ha espresso il suo giudizio in merito alla vicenda e alla sua esperienza a Torre Annunziata.
Torre Annunziata, il Pd scende in campo: 'Un nuovo Patto di Legalità per la città'
Giovedì 19 ottobre confronto su camorra, infiltrazioni e malaffare
"Come ho già detto più volte sono stato io il primo a denunciare il sistema che era in vigore al Comune. Tanto è vero che ho chiesto subito che alcuni appalti venissero bloccati. Inoltre mi sono dovuto dimettere a giugno di un anno fa, perché Ascione non aveva voluto farlo malgrado l'arresto del suo vecchio braccio destro Luigi Ammendola. E' chiaro che la situazione non era proprio serena a Torre Annunziata, ma aspetto il giudizio da parte della magistratura prima di esprimermi. Certo la presenza di alcuni nomi non mi ha per nulla sorpreso".
Sondaggio
Risultati
