Incendi sul Vesuvio nel 2017: danneggiato l'80% della superficie boscata complessiva
E' questo il risultato di uno studio commissionato dall'Ente Parco Nazionale del Vesuvio al Dipartimento di Agraria dell'Università degli Studi di Napoli Federico II
29-01-2019 | di Giovanni Romano
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Gli incendi dell’estate 2017 hanno danneggiato circa l’80% della superficie boscata complessiva del Vesuvio.
E' il risultato di uno studio commissionato dall'Ente Parco Nazionale del Vesuvio al Dipartimento di Agraria dell'Università degli Studi di Napoli Federico II a seguito degli incendi nell'estate di due anni fa che devastarono intere macchie di verde nell'area protetta. Ai fini dell'individuazione delle aree da sottoporre ad interventi di recupero post-incendio, sono stati analizzati quattro obiettivi specifici: rischio idrogeologico, fruibilità, naturalità e produzioni agro-forestali. Dallo studio, presentato nella sede dell'Ente Parco a Ottaviano, è emerso che in conseguenza degli incendi le aree boscate maggiormente esposte a fenomeni di erosione sono rappresentate da soprassuoli di conifere ad alta e medio-alta severità di incendio.
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Si prevede, quindi, di intervenire con opere di ingegneria naturalistica per evitare i processi erosivi. Per questo motivo sono in fase di istruttoria due progetti pilota di restauro post-incendio boschivo che prevedono interventi su circa 80 ettari di pinete nei comuni vesuviani di Terzigno, Boscotrecase, Trecase e Ottaviano, per un importo complessivo di 1.200.000 euro.
. ''Questo importante investimento dell'Ente Parco in ricerca non è stato fine a se stesso ma invece è servito a mettere a punto due progetti di rinaturalizzazione che attualmente sono al vaglio istruttorio del Ministero dell'Ambiente per le necessarie autorizzazioni e successivo finanziamento di 1,2 milioni di euro, che prevediamo trovino realizzazione nel corso di quest'anno'' ha detto il presidente dell'Ente Parco Nazionale del Vesuvio, Agostino Casillo. ''Il contributo del Dipartimento ha riguardato uno studio complesso e approfondito svolto da cartografi, ecologi, selvicoltori, botanici, ingegneri idraulici, modellisti ecc., avente l'obiettivo di definire le aree su cui concentrare prioritariamente gli interventi di recupero e modalità più efficaci'' ha aggiunto Matteo Lorito direttore del Dipartimento di Agraria.
Infine, da venerdì prossimo riaprirà la strada del Gran Cono: ne dà notizia sulla sua pagina Facebook il sindaco di Ercolano, Ciro Buonajuto, che ha preso parte al sopralluogo in cui sono in corso i lavori per la messa in sicurezza della strada che porta al Cratere.
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