TORRE ANNUNZIATA. Vicenda Lido Azzurro: tutto slitta a marzo. Il gip del Tribunale di Torre Annunziata ha fissato oggi una nuova udienza per decidere sulla opposizione alla richiesta di archiviazione, avanzata dai pm nei confronti dei tre indagati. Si tratta di Alfredo Vitagliano, Vincenzo Sica ed Anna Pesacane (gestore dello stabilimento, ex city-manager, ed ex responsabile Demanio Comune).

I tre sono accusati a vario titolo di abuso e rifiuto di atti d’ufficio. Al centro dell’indagine, presunte ombre sulla gara che il 9 maggio 2007 affidò la concessione dell’area demaniale alla società Villa Savoia. Ma - secondo i pm della Procura oplontina - la gara si svolse in maniera regolare, senza favoritismi o presunte illegittimità anche a Palazzo Criscuolo (leggi qui). 

Lo scorso 1 settembre, ad opporsi alla richiesta di archiviazione fu l’ex legale rappresentante della  L.A. Terme Vesuviane, società che partecipò all’appalto poi aggiudicatosi dalla concorrente Villa Savoia. Secondo parte offesa, l'inchiesta dovrebbe proseguire. Soprattutto per una “sospetta magnanimità della Pubblica Amministrazione (il Comune di Torre Annunziata, ndr)”, che sull'appalto avrebbe favorito l’ATI con capogruppo Villa Savoia.

“Indagini insufficienti – scioglimento di fatto dell’ATI aggiudicataria, nata solo per maturare punteggio in vista del bando – norme demaniali non rispettate – mancata attivazione, da parte del Comune, del potere di revoca della concessione dopo una informativa antimafia atipica”. Informativa a carico di Gennaro Vitiello, amministratore unico della precedente concessionaria e deceduto cinque mesi dopo. Restano dunque quattro i punti di contrasto al proscioglimento, depositati in Procura dall’avvocato Antonio Cesarano (legale di Terme Vesuviane).

Tutti elementi che, secondo Terme, dovrebbero far proseguire le indagini almeno nei confronti di due dei tre indagati. La posizione dell’ex city-manager, Vicenzo Sica, sarebbe infatti già coperta dalla prescrizione.

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