Dopo la morte, per infarto, di un manifestante di 62 anni, che ha assistito all'investimento di due suoi colleghi da parte di un'auto pirata durante in sit-in a Napoli, gli ex lsu del settore scuola stanno ora bloccando la circolazione stradale su via Sant'Erasmo, che collega il centro cittadino agli imbocchi autostradali. La situazione è tenuta sotto osservazione dalla Polizia.

Nel frattempo, iniziano ad arrivare i primi commenti sulla tragedia. Il Partito Democratico in consiglio regionale esprime cordoglio per i familiari della vittima coinvolta nell’incidente di questa mattina. “E’ un evento che ci lascia sconvolti. Ai manifestanti che questa mattina erano in sit-in nei pressi dell'Ufficio Scolastico Regionale va tutta la nostra solidarietà. È assurdo morire cercando di difendere il diritto a manifestare pacificamente”. Così in una nota stampa il capogruppo del Partito Democratico in consiglio regionale Mario Casillo sulla morte per arresto cardiaco di un manifestante che ha tentato di inseguire un auto pirata.

"Non si può morire per difendere un lavoro, peraltro precario. E' veramente una brutta pagina per Napoli e per la Campania. Questi lavoratori stavano protestando per avere la conferma dei pagamenti delle spettanze per le attività che stanno svolgendo nelle scuole come migliaia di altri loro colleghi". Lo dice Giovanni Sgambati, subcommissario della Uil Campania in riferimento alla morte di un lavoratore durante una manifestazione a Napoli. "Auspichiamo che celermente venga individuato il responsabile di quanto accaduto e tutto questo sia di insegnamento alle strutture che dovranno celermente sveltire le pratiche burocratiche affinché questi lavoratori possano ottenere ciò che gli è dovuto", conclude Sgambati.

 "Un fatto gravissimo che ci lascia esterrefatti". Questo il commento di Gianpiero Tipaldi e Stefania Chirico, responsabili della Cisl Napoli e della Fisascat. “Non si può morire in questo modo. Speriamo che si faccia luce presto su questa tragedia. Siamo vicini al dolore della famiglia che si è vista privare all'improvviso di un proprio caro mentre era in piazza per vedere riconosciuto un suo diritto".

“Di lavoro si dovrebbe vivere e non morire", dichiara Antonio Aiello segretario generale della UilTrasporti Campania, categoria che segue il settore, "è sconvolgente che un padre di famiglia nel chiedere un suo diritto debba essere aggredito perdendo addirittura la vita per questo. Chiediamo immediata chiarezza con l'individuazione dei responsabili dell'accaduto, anche se in questa vicenda anche la politica deve assumersi le proprie colpe per il perpetrarsi di un dramma sociale di cui da tempo si è annunciata la soluzione che nei fatti non riesce a diventare pratica", conclude il segretario della Uiltrasporti Campania.

"Su questo inquietante incidente - dichiara il segretario dell'Ugl Napoli, Giancarlo Favoccia - chiediamo alle forze dell'ordine di fare presto luce. Oggi non sono stati colpiti 'soltanto' dei lavoratori e delle persone innocenti ma anche il diritto di manifestare e quindi di difendere diritti e interessi da parte dei lavoratori addetti alle pulizie scolastiche”.

"Ai due lavoratori feriti nell'incidente – dichiara il sindaco di Napoli Luigi De Magistris - auguro una immediata guarigione. Si accerti la dinamica dell'accaduto, chi rivendica e lotta per il lavoro non può essere soggetto di atti di prepotenza aggressiva, criminale e violenta".


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