Incontro tra il ministro De Vincenti e il candidato sindaco Ascione, scoppia la polemica.
Di Donna: “È scorretto utilizzare le istituzioni per fare campagna elettorale a proprio favore.”
28-04-2017 | di Luigi Izzo
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“Utilizzare le istituzioni per fare campagna elettorale a proprio favore è vergognoso.” Parole dure quelle del consigliere comunale uscente Raffaele Di Donna, presidente del P.S.I. Torre Annunziata che stigmatizza così l’incontro avvenuto ieri a Palazzo Criscuolo con il il Ministro per la Coesione Territoriale ed il Mezzogiorno Claudio De Vincenti ed il candidato sindaco Vincenzo Ascione.
“È stata utilizzata una sede istituzionale per propagandare un candidato a sindaco. Siamo felici della visita del Ministro De Vincenti, ma considerato che in qualche modo godiamo di un grosso credito nei confronti del Ministero per la coesione sociale e per il Mezzogiorno in quanto vittime da anni di iniquità, sarebbe stato quantomeno opportuno far si che fossero presenti tutti e tre i candidati sindaci accompagnati dai relativi consiglieri, a rappresentanza di tutte le fazioni politiche in gioco, non solo di quella del PD. Il mio non è un attacco diretto alla persona di Vincenzo Ascione – continua Di Donna - ma mi è sembrata un’azione veramente scorretta. Invito quindi gli amici e i compagni del PD a non utilizzare le istituzioni a favore della propria campagna elettorale. Il Ministero lavora per il popolo e per il territorio, non per il PD.”
"Noi desideriamo mantenere un basso profilo, ma mi sembra vergognoso leggere sui social network di candidati del Pd che annunciano l’arrivo di svariate istituzioni a perorare la loro causa. Hanno già perso le elezioni del 2012, dove noi ottenemmo il 61% di preferenze, stanno perdendo anche queste elezioni e ora chiamano a raccolta quanti più personaggi possibili per strappare consensi. Se hanno governato finora è solo grazie all’aiuto di “San Giosuè Starita”.
Sulla vicenda è intervenuto nella giornata di ieri anche Ciro Alfieri, leader della coalizione a cui Di Donna appartiene: “Utilizzare la casa comunale per fare campagna elettorale è una cosa gravissima. Non sono stati eletti da nessuno e adesso usano le istituzioni per fare anche campagna elettorale. Fanno come se fossero a casa loro.”
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