Indagini appalti asse costiero di Napoli: 7 arresti
Operazione della guardia di finanza che ha portato a termine anche un sequestro complessivo di 443mila euro
21-02-2019 | di Redazione
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Nella mattinata odierna, militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Napoli, con la collaborazione della Compagnia di Portici, a seguito di una complessa e articolata indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli – Sostituti Procuratori Dott. Valter Brunetti e Dottoressa Mariasofia Cozza – hanno eseguito 7 ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari e un sequestro preventivo di oltre 400 mila Euro.
Le indagini, effettuate nell’ambito dell’attività di contrasto alle frodi sui finanziamenti comunitari, sono state incentrate sull’analisi delle modalità di concessione delle varie tranche del finanziamento relative all’appalto per la realizzazione delle opere di riqualificazione dell’Asse Costiero di Napoli e della sua corretta esecuzione.
È stato così possibile individuare e ricostruire un particolare sistema fraudolento volto a ottenere indebiti finanziamenti comunitari e nazionali per la realizzazione delle opere in parola per le quali il Comune di Napoli ha concesso oltre 20 milioni di Euro.
Nel contesto investigativo è stata, altresì, ricostruita, grazie a mirati accertamenti di natura economico-finanziaria, una rilevante frode fiscale realizzata attraverso false fatturazioni che hanno visto interessate le società destinatarie dei fondi e quelle che hanno contribuito alla realizzazione del tratto stradale con annesse opere accessorie (pista ciclabile, marciapiedi, illuminazione, verde ecc.), allo stato attuale ancora incompiute.
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Le false fatturazioni individuate avevano come oggetto l’acquisto del materiale edile necessario alla realizzazione delle opere. I successivi approfondimenti hanno permesso di individuare un particolare procedimento contabile di “ribaltamento”.
La ricostruzione investigativa ha evidenziato, infatti, che alcune società fornitrici esterne al consorzio emettevano fatture (rivelatesi oggettivamente inesistenti) per la vendita di materiale edile nei confronti delle imprese consorziate le quali, a loro volta, fatturavano, tramite il consorzio, all’Ente appaltante (Comune) che poi liquidava la società capogruppo CESVED (Consorzio Europeo per lo Sviluppo dell'Edilizia S.r.l.).
All’esito delle indagini, il GIP presso il Tribunale di Napoli, Dott.ssa Anna Laura Alfano, accogliendo la richiesta del PM, ha emesso sette ordinanze di custodia cautelare personale agli arresti domiciliari, nonché l’acquisizione della documentazione del citato appalto al Comune di Napoli e il sequestro preventivo per un importo complessivo di Euro 443.000, corrispondente alla somma indebitamente percepita.
Le società coinvolte sono state oggetto di mirati e accurati approfondimenti investigativi tributari, dai quali è emerso che le stesse si sono avvalse di altre società risultate fiscalmente inadempienti. Ulteriori sviluppi operativi hanno consentito di accertare reati di natura fallimentare perpetrati da parte di un’azienda coinvolta sempre nel medesimo disegno criminale, consistenti in atti di distrazione che hanno depauperato la massa attiva della stessa.
I sette soggetti attinti dalle ordinanze di custodia cautelare sono Pasquale e Mariano Ferrara, Umberto e Vincenzo Ianniello, Vincenzo Boccanfuso, Gaetano Milano e Achille Prospero.
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