BOSCOREALE - Compie sei anni l´associazione Stella Cometa
13-02-2012 - Archivio Storico de Lo Strillone
Mercoledì 15 febbraio 2006 è spuntata una Stella Cometa su Boscoreale (NA), a sei anni di distanza essa continua a viaggiare, nonostante il silenzio dello Stato.
Oggi, domenica 12 febbraio 2012, verso le ore 10.00 mi sono recato nella sede sociale della mia associazione, nella vecchia stazione FS, per mettere a posto delle suppellettili e preparare la sala per il giorno seguente.
Il lunedì pomeriggio, infatti, nella stazione si riuniscono molte donne di ogni età, giovani, adulte e anziane, per prendere parte ai vari corsi, ricamo, cucito e lavoro a maglia.
Sembra quasi una cosa fuori dal tempo, o meglio che appartiene ad un tempo ormai lontano e dimenticato.
Eppure quando mi reco in stazione il lunedì sera per tenere il corso di apprendimento del PC, ed esse sono ancora lì, assisto a qualcosa di veramente speciale, le vedo riunite intorno alle loro istruttrici in armonia e in allegria, condividendo spesso anche qualche dolce fatto da qualcuna di loro prima di venire al corso, e tutto questo mi fa sentire bene, mi ripaga e mi rinfranca di tutti i sacrifici fatti insieme a tanti altri volontari che hanno reso possibile tutto questo.
Spesso, in nome e per conto della mia associazione, scrivo alle Istituzioni, ai media, in cerca di aiuto, e dopo tanti silenzi, sono sempre più tentato di finirla, ma poi penso ad una lettura del Vangelo che ascoltavo quando ancora andavo in chiesa, ci sono andato quasi ogni domenica per circa quaranta anni, e questa lettura parlava di una vedova che andava ogni giorno da un giudice a chiedere giustizia, ed egli la rimandava sempre a casa a mani vuote.
Poi un giorno, il giudice, scocciato da quella donna importuna, anche se non era mosso a pietà, le fece Giustizia.
Ecco, io continuo a scrivere, perché spero che un giorno qualcuno ci ascolti e ci dia finalmente una mano concretamente, e non solo a livello mediatico.
Vincenzo Martire!
Oggi, domenica 12 febbraio 2012, verso le ore 10.00 mi sono recato nella sede sociale della mia associazione, nella vecchia stazione FS, per mettere a posto delle suppellettili e preparare la sala per il giorno seguente.
Il lunedì pomeriggio, infatti, nella stazione si riuniscono molte donne di ogni età, giovani, adulte e anziane, per prendere parte ai vari corsi, ricamo, cucito e lavoro a maglia.
Sembra quasi una cosa fuori dal tempo, o meglio che appartiene ad un tempo ormai lontano e dimenticato.
Eppure quando mi reco in stazione il lunedì sera per tenere il corso di apprendimento del PC, ed esse sono ancora lì, assisto a qualcosa di veramente speciale, le vedo riunite intorno alle loro istruttrici in armonia e in allegria, condividendo spesso anche qualche dolce fatto da qualcuna di loro prima di venire al corso, e tutto questo mi fa sentire bene, mi ripaga e mi rinfranca di tutti i sacrifici fatti insieme a tanti altri volontari che hanno reso possibile tutto questo.
Spesso, in nome e per conto della mia associazione, scrivo alle Istituzioni, ai media, in cerca di aiuto, e dopo tanti silenzi, sono sempre più tentato di finirla, ma poi penso ad una lettura del Vangelo che ascoltavo quando ancora andavo in chiesa, ci sono andato quasi ogni domenica per circa quaranta anni, e questa lettura parlava di una vedova che andava ogni giorno da un giudice a chiedere giustizia, ed egli la rimandava sempre a casa a mani vuote.
Poi un giorno, il giudice, scocciato da quella donna importuna, anche se non era mosso a pietà, le fece Giustizia.
Ecco, io continuo a scrivere, perché spero che un giorno qualcuno ci ascolti e ci dia finalmente una mano concretamente, e non solo a livello mediatico.
Vincenzo Martire!