Settimana di Ferragosto impegnativa per la Guardia Costiera di Torre del Greco. Nonostante il maltempo incalzante i militari della capitaneria non hanno abbassato la guardia.

Un 19enne a bordo di un tender si è trovato in difficoltà il 12 agosto scorso al calar del sole: a causa dell’avaria del piccolo motore il natante rischiava di arenarsi sugli scogli sospinto dalle correnti, se non ci fosse stata la segnalazione di un passante che da terra aveva assistito alla scena ed aveva allertato la Sala Operativa della Capitaneria di Porto. Soccorsi attivati immediatamente: condotto da un battello pneumatico dell’operazione Mare Sicuro, il malcapitato è stato preso a bordo con il natante che veniva messo in sicurezza poco dopo. Purtroppo per il conduttore, dai controlli di routine è emerso che il mezzo era sprovvisto di assicurazione e documenti matricolari del motore, così da rendere necessaria la comminazione di una sanzione di 849 euro ed il sequestro del natante.

Altre due infrazioni sono state segnalate a carico di diportisti indisciplinati per aver ormeggiato in area riservata alla balneazione per un totale di quasi 500 euro. E’ infatti proibito tenersi a meno di 200 metri dalle spiagge o a 100 metri dalle coste rocciose a picco. L’ordinanza di sicurezza balneare n. 8/2014 riferisce che le stesse barche a vela sportive, catamarani e “derive”, per attraversare gli specchi acquei balneabili devono usufruire degli appositi corridoi di lancio; a maggior ragione chi conduce una barca a motore deve rispettare le regole a tutela dei bagnanti.

Lotta di contrasto anche nei confronti della pesca di frodo. In due interventi, il 20 e il 21 agosto sono stati rimossi e sequestrati 200 metri di reti da posta posizionate vicino alla spiaggia. Sequestrate alcune nasse appartenenti ad un pescatore sportivo, con il pescato vivo ancora all’interno che veniva immediatamente rigettato in mare: per lui una sanzione di 1000 euro.

Capitolo inquinamento: nel tardo pomeriggio del 16 agosto un piccolo natante è stato denunciato, dopo una rapida indagine, dopo aver sversato le acque di sentina, una pratica severamente vietata.

“Le nostre ricchezze naturali – ha dichiarato il comandante Fabrizio Di Maggio - sono un patrimonio che deve durare per le nuove generazioni, è necessaria quindi ogni attenzione, non solo da parte delle istituzioni che contrastano i comportamenti scorretti, ma anche e soprattutto da parte dell’utenza, vera sentinella del mare”.

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