Inseguimento e sparatoria a Gragnano: fermo non convalidato per i Carfora
Esclusa aggravante premeditazione: disposta custodia in carcere per i nipoti del boss Nicola “’o fuoco”
03-06-2020 | di Redazione

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Inseguimento a colpi di pistola per vendicare il cugino appena ucciso. Il Gip non ha convalidato il fermo per il commando di 4 persone ritenute responsabili a vario titolo di tentato omicidio di Salvatore Pennino.
La decisione al termine della Camera di Consiglio, durata quasi 5 ore. Dopo l’interrogatorio di garanzia, è stata disposta la custodia cautelare in carcere per Antonio e Giovanni Carfora, figli del boss ergastolano Nicola “’o fuoco”, per Raffaele Iovine e Giovanni Amendola.
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I quattro, assistiti dall’avvocato Antonio de Martino, sono rimasti in silenzio davanti al Gip. Secondo l’accusa, avrebbero cercato di vendicare la morte di Nicholas Di Martino e il ferimento del cugino Carlo Langellotti, con il raid punitivo avvenuto un’ora dopo l’agguato mortale al loro parente. Esclusa anche l’aggravante della premeditazione.
Si attendono di conoscere ora le motivazioni fornite dal giudice.
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