Il mare copre il 72% circa della superficie terrestre e circa il 10% della popolazione mondiale vive nelle zone costiere a meno di 10 metri sopra il livello del mare. Il trasporto delle merci via mare, invece, copre il 90% del commercio mondiale e impiega 13,5 milioni di persone. Potrebbero bastare questi dati a far comprendere a un investitore perché sono importanti gli investimenti sostenibili nel settore marittimo internazionale, ma aggiungiamo anche l’elevato intreccio del comparto con altri settori industriali: sui fondali marini corrono i principali gasdotti e oleodotti; lungo le dorsali oceaniche i cavi per le telecomunicazioni collegano i continenti. Senza dimenticare la cantieristica navale e le attività turistiche che traggono vantaggio economico dall’operatività lungo le aree costiere. Dunque l’attività antropica nei mari è elevata e per questo cresce la sensibilità degli investitori verso la tutela, senza però rinunciare alle opportunità di crescita del proprio portafoglio finanziario.

Investimenti nel settore marittimo internazionale: gli osservati speciali

Partendo dalla cantieristica navale, a cui è affidato il compito di costruire le navi mercantili, da crociera e quelle da diporto del futuro, in Europa è ben nota l’attività dell’italiana Fincantieri (FCT) e della tedesca Meyer Werft. Per quanto riguarda le crociere, invece, l’investitore interessato può seguire colossi come Royal Caribbean Cruises (RCL) e Norwegian Cruise Line (NCLH). Passando all’estrazione di materie prime disponibili sotto il livello dei fondali marini, troviamo con proprie piattaforme le aziende petrolifere Eni (ENI) ed Exxon Mobil (XOM), mentre altre società sono a supporto dello sviluppo delle infrastrutture estrattive (Saipem e Tenaris). I titoli delle società internazionali impegnate nel comparto marittimo sono disponibili all’investitore attraverso diverse piattaforme di investimento, tra cui citiamo MetaTrader 5 per la sua duttilità. Tale piattaforma di trading è infatti accessibile da computer di casa e dal portatile, ma anche dal tablet e dallo smartphone per garantire aggiornamenti in tempo reale sui propri investimenti finanziari. Presentiamo ora quelle che sono le tecnologie per rendere la navigazione nei mari sostenibile. Innovazioni attualmente in fase di sperimentazione avanzata o approdate alle prime fasi della commercializzazione, e che verranno implementate nei prossimi anni dai grandi player mondiali quotati sui principali mercati azionari.

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Investimenti sostenibili nel settore marittimo: le tecnologie

Michelin (ML), società quotata nota in particolare per la produzione e commercializzazione di pneumatici, ha dato vita al progetto Wing Sail Mobility (Wisamo) realizzando delle vele gonfiabili per le navi mercantili che trasportano i suoi pneumatici. L’obiettivo del progetto è permettere a ogni nave dotata delle vele telescopiche di risparmiare fino al 20% di bunker oil. Per quanto riguarda la motoristica, le navi da trasporto (merci e passeggeri) si apprestano ad adottare motori elettrici alimentati da celle a combustibile a idrogeno come modalità principale di propulsione, affiancati da sistemi diesel-elettrico come propulsione secondaria. In tale direzione si è mossa in anticipo sugli altri la cantieristica navale norvegese, dove sono in fase di varo almeno due traghetti a idrogeno e una nave cargo dal doppio uso: per trasportare merci e caricare idrogeno come materia prima da trasportare. Per rendere sostenibile la navigazione marittima è stato progettato anche il primo motore alimentato dal carburante ad ammoniaca, dotato di sistemi di post-trattamento dei gas di scarico. E ancora il fotovoltaico e altre soluzioni legate all’energia eolica potranno garantire maggiore sostenibilità alle attività umane svolte in mare, a tutto vantaggio di quegli investitori attenti alla sostenibilità.

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