“Dopo Rio stavo per mollare, mia madre è stata fondamentale”. Irma Testa ha parlato del suo legame con la famiglia e di tanto altor durante la trasmissione “Deejay chiama Italia” condotta da Nicola Savino e Linus.

L’atleta delle Fiamme Oro ha raccontato della sua esperienza a Tokyo culminata con la conquista della storica medaglia di bronzo. Irma è diventata così la prima pugile italiana sia a partecipare che a vincere nella competizione a cinque cerchi. “Tokyo è stata un’avventura pazzesca, sono state Olimpiadi molto sentite”.

Nel corso della trasmissione la campionessa oplontina ha anche tenuto una lezione di pugilato con Nicola Savino mostrando colpi come il jab, il gancio e il montante.

Un passaggio sul suo docufilm “Butterfly” e la possibilità di ritirarsi dopo la sconfitta di Rio nel 2014. “Stavo per mollare, mia mamma è una roccia, è grazie a lei che sono andata avanti. Ha un ruolo importante non solo come madre ma anche come mental coach”. Poi un aneddoto. “Nella scena in cui ero in auto con il maestro Lucio Zurlo davvero non avevo preso la patente. Avevo solo quella ministeriale. E abbiamo anche rotto uno specchietto. Il suo dialetto? E’ torrese non napoletano”. Poi ha anche aggiunto. “Non ho mai visto Rocky e non mi piace guardare film sul pugilato perché le storie sono quasi tutte uguali: riscatto e persone che arrivano da situazioni difficili, invece non è sempre così”.

Al termine della trasmissione Irma Testa ha dato appuntamento ai prossimi mondiali in Turchia, che si terranno dal 4 al 12 dicembre, nei quali sarà una delle atlete da battere nella categoria 57 kg.

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