“Come combattente del ring mi riconosco nella sua grinta”. Irma Testa, pugile olimpica medagliata di Torre Annunziata, tramite un’intervista a “Il Foglio” ha parlato del premier Giorgia Meloni. La boxeur ha espresso la propria simpatia, lasciando fuori la politica come ci ha tenuto a sottolineare, per la prima Presidente del Consiglio donna in Italia.

“Per diventarlo ha dovuto superare mille ostacoli –ha affermato Irma- Non voglio essere fraintesa perché il mio non è un discorso politico ma mi sento orgogliosa quando una donna come me tiene testa agli uomini anche in Parlamento. Come combattente del ring mi riconosco nella sua grinta. Anche nella campagna elettorale non ha mai perso un colpo, come facciamo noi donne nel pugilato. Lei si è definita “il presidente del Consiglio” al maschile? Anche io preferisco pugile”.

Poi ha parlato delle sue origini torresi. “ “Ho due fratelli e una sorella maggiore, Lucia, che mi ha avviato al pugilato. Siamo una famiglia molto unita e sono rispettosa delle mie radici, anche se non ho difficoltà a riconoscere che il pugilato è stato il mio riscatto. Ma le mie origini sono state un trampolino di lancio, non un ostacolo. La boxe era e rimane uno sport povero: per praticare certe discipline occorre il conto in banca, a noi bastano due guantoni e te li regalano pure, naturalmente usati, se sali sul ring. Non per niente in Italia, in questo momento difficile, le palestre sono piene, soprattutto di donne. A nessuno è precluso fare il pugilato, anche se la storia del ring come riscatto sociale è anche la nostra condanna. Ci dimentichiamo che la boxe è la noble art”.

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