Italia Viva. Buonajuto e Saggese: “Per Napoli occorre un progetto riformista”
“Il nostro candidato è Gennaro Migliore. Per il dopo de Magistris c'è bisogno di competenza, esperienza e conoscenza del territorio”
01-05-2021 | di Redazione
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“C’è voglia di politica e di impegno in Campania e proprio per favorire il radicamento di Italia Viva consideriamo più che mai determinante il coinvolgimento di tutti” – Angelica Saggese e Ciro Buonajuto, neo coordinatori regionali di Italia Viva, parlano di collegialità e di gruppo, per un partito che dopo i risultati ottenuti alle regionali e amministrative 2020, punta a consolidare la sua presenza in Campania. Una nomina, che gli stessi diretti interessati, hanno accettato “con entusiasmo e determinazione” consapevoli che questa nuova sfida non è certo facile. “Vogliamo ringraziare gli organi nazionali per aver riposto in noi la loro fiducia. La sfida che ci attende è senza dubbio entusiasmante. A tal proposito abbiamo già costituito la cabina di regia regionale con i nostri parlamentari, l’assessore e i consiglieri regionali per concordare e coordinare le varie iniziative da tenere sui singoli territori. Ci riuniremo per la prima volta martedì prossimo presso gli uffici del gruppo consiliare di Italia Viva per avviare il percorso organizzativo che ci consentirà di strutturare al meglio il partito a livello regionale e individuare temi prioritari su cui concentrare la nostra attenzione" - dichiarano i due coordinatori.
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Ovvero? "Pensiamo alla ripartenza del nostro sistema Paese. Siamo tutti consapevoli che senza Mezzogiorno non riparte l'Italia. Noi diciamo che senza Napoli e la Campania non riparte il Sud. Abbiamo una grande occasione rappresentata dal Piano Next Generation EU e non possiamo fallire. Ripartire è facile da dire, ma non è scontato, né semplice. Uscire dalla pandemia non sarà come riaccendere la luce. Abbiamo una grande opportunità: se riusciamo ad investire in infrastrutture tecnologiche, 5G, infrastrutture urbane, idrauliche, agricole, allora avremo la possibilità di lanciare il mezzogiorno nel futuro. Se ripeteremo alcuni errori del passato ed investiremo in assistenzialismo, avremo perso l’ennesima possibilità e il divario tra sud e nord si allargherà ancora di più".
Il primo vero banco di prova elettorale saranno le amministrative di Napoli. Saggese e Buonajuto non hanno dubbi in merito: “Le trattative su Napoli le seguono i coordinatori cittadini. Graziella Pagano è brava, autorevole ed ha ben chiara la linea di Italia Viva”.
Che sarebbe? "Noi siamo per una netta discontinuità con l’esperienza che ha segnato i dieci anni di De Magistris. Oggi Napoli si ritrova con un debito esponenziale e un bilancio comunale preoccupante, per utilizzare un eufemismo. Per questo occorre un progetto più riformista e un nome che possa fare sintesi. Il nostro candidato è l’on. Gennaro Migliore, che ha dalla sua tutta l’esperienza, l’autorevolezza e la conoscenza per poter governare Napoli. Poi, qualora ci fosse un profilo che trovi d'accordo tutta la coalizione che ha sostenuto De Luca alle scorse regionali, affronteremo la discussione senza tirarci indietro".
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