“Il giorno più bello della mia vita”.

Con la voce rotta dall’emozione, Jeff Bezos è andato nello spazio per il primo volo suborbitale con equipaggio della compagnia Blue Origin. La navicella è partita alle ore 15 italiane dal deserto del Texas per portare il magnate a varcare i confini dello spazio per una manciata di minuti: con lui, a bordo del veicolo riutilizzabile New Shepard, c’erano anche il fratello Mark, l'82enne ex pilota Wally Funk e il 18enne Oliver Daemen, che sono diventati rispettivamente la più anziana e il più giovane a raggiungere lo spazio.

Il volo, previsto nel giorno del 52esimo anniversario dell'allunaggio dell'Apollo 11, segue di nove giorni quello di Richard Branson con la Virgin Galactic, in una sorta di sfida a distanza nella corsa al turismo spaziale.

Il patron della Blue Origin ha salutato dal finestrino col pollice alzato il team accorso per il recupero dell'equipaggio e, una volta indossato il proprio cappello texano, è stato il primo a uscire dal portello per riabbracciare amici e parenti e stappare una bottiglia di champagne. Tutti i membri dell'equipaggio sono usciti sorridenti e in ottime condizioni.

"Oh mio Dio! Avevo grandi aspettative ma sono state abbondantemente superate". Questo il primo commento di Jeff Bezos nella conferenza stampa dopo il primo volo suborbitale con equipaggio della Blue Origin. L'assenza di gravità è stata la più grande sorpresa: fluttuare senza peso "è sembrata una cosa così normale, come se l'uomo si fosse evoluto per stare in quell'ambiente: è stata un'esperienza piacevole", ha spiegato commosso Bezos.

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