Sarà di sicuro un'estate caldissima per i tifosi di Juve Stabia e Savoia. Le due squadre hanno vissuto una stagione completamente diversa, ma hanno in comune un futuro piuttosto incerto davanti.

CASA JUVE STABIA. La sconfitta di Bassano non è assolutamente andata giù al patron Franco Manniello, che sperava in una sorte diversa per la sua squadra. Il massimo dirigente delle Vespe ha detto più volte di voler andare via, perché non se la sente più di continuare a fare calcio. A portarlo a questa decisione non sono stati solo gli orrori dell'arbitro Serra di Torino. Da tempo Manniello è in aperta polemica con una città che non segue a dovere la squadra, malgrado i risultati raccolti sul campo. Il presidente onorario Gianni Improta sta cercando in ogni modo di fargli cambiare idea. Ma per adesso l'unica cosa certa è che i big come Di Carmine, Migliorini, Polak e Ripa hanno tantissime richieste e sono pronti ad andare via. Il tempo è ancora dalla parte delle Vespe, ma bisogna convincere seriamente Manniello a non farsi da parte.

CASA SAVOIA. Situazione un po' più complicata Torre Annunziata. La squadra è retrocessa a causa della sentenza tardiva del Collegio a Sezioni Unite del Coni e i libri contabili sono stati portati al Tribunale per l'istanza di fallimento. Al momento l'unica soluzione per continuare a vedere una palla rotolare al Giraud è quella di acquisire un titolo. Per farlo però serve anche un imprenditore serio, che riporti davvero l'entusiasmo in una tifoseria che in questa stagione ha dovuto subire soprusi e umiliazioni. Malgrado il tam tam mediatico su alcuni improbabili investitori nessuno si è fatto avanti per riportare in auge il Savoia. Il 30 giugno è il termine ultimo per i cambi di denominazione e i giorni scorrono inesorabili. Lo spettro del puro dilettantismo o ancora peggio di un anno sabbatico sono sempre più vicini a Torre Annunziata.

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