La bonifica di Pianillo e Fornillo chiave di volta per il fiume Sarno
Citate dalle forze politiche di Torre Annunziata, sono il punto di partenza per il nuovo Grande Progetto Sarno
27-04-2018 | di Marco De Rosa
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La bonifica delle vasche di laminazione di Pianillo e Fornillo potrebbero essere la chiave di volta per la riqualificazione del bacino del Sarno.
Da Torre Annunziata è partita la volontà di istituire un tavolo tecnico congiunto con la Regione Campania ed i 39 comuni che ruotano attorno all’area del fiume Sarno, con l’obiettivo di restituire al fiume la sua funzione storica, quella della raccolta delle acque. Per farlo, bisogna partire anche dalla sistemazione delle vasche di laminazione di Pianillo e Fornillo che, allo stato attuale, si presentano in questo stato.
Le vasche raccolgono gli scarichi fognari di San Giuseppe Vesuviano e Terzigno. I lavori interessano anche il collettore fognario Sub 2, con l’obiettivo di evitare che i comuni di Ottaviano, San Valentino Torio, Sarno, Striano e Poggiomarino scarichino i reflui nel Sarno.
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Ad inizio 2018 il primo passo: la Regione Campania ha affidato a Gori – attraverso un finanziamento di circa 800mila euro – i lavori di sistemazione del collettore. Gli interventi faranno sì che le vasche di laminazione di Pianillo e Fornillo raccolgano le acque pluviali di San Giuseppe e Terzigno, mentre le acque nere dei sette comuni verranno portate all’impianto di depurazione di Angri.
A Torre Annunziata maggioranza ed opposizione sono sulla stessa linea d’azione, come forse mai era accaduto prima. Un fronte comune: questa la strategia da adottare per una rivalutazione e riprogrammazione del Grande Progetto Sarno. E dalla bonifica delle vasche di Pianillo e Fornillo si potrebbe ripartire per alleggerire il carico di reflui che, allo stato attuale, grava sul fiume.
Più volte citate dalle forze politiche oplontine, le due vasche sono, come ha tuonato Ciro Alfieri nell’ultimo consiglio comunale, “due fogne a cielo aperto”. Il consigliere di opposizione ha invitato più volte, nel corso del suo intervento, ad “andare a vedere con i propri occhi lo scempio che insiste accanto alle piantagioni di nocciole, che vengono acquistate dalle grandi aziende per poi farne crema spalmabile da presentare sulla nostre tavole”.
Dunque, anche dalla bonifica di queste due vasche potrebbe esserci la svolta per cambiare la storia del fiume Sarno e restituire al fiume la sua dignità. Il tavolo tecnico potrebbe rappresentare un primo passo verso l’annullamento dell’ipotesi legata alla creazione di una seconda foce del Sarno, da tutti etichettata come una “seconda bomba ecologica per Torre Annunziata”.
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