Lo spirito missionario della chiesa e due grandi figure meridionali del cattolicesimo, il Beato Bartolo Longo e San Pio da Pietrelcina, uniti per sostenere progetti in Africa. Tutto attraverso l’associazione di Pompei ‘La carità genera carità’. È un percorso che va avanti da quasi dieci anni e che ha portato alla realizzazione di un oratorio in Togo, di una sala operatoria in Burkina Faso, generi alimentari in Camerun, ma anche un centro di accoglienza nelle Filippine. Sono solo alcune delle opere rese possibili grazie alle numerose donazioni giunte attraverso gli spettacoli televisivi ‘Le note degli Angeli’ e ‘Una voce per Padre Pio’ (quest’ultima in onda sabato e domenica su Raiuno).

Ma non solo finanziamenti e fondi, anche i ‘Campi lavoro’. Grazie all’impegno costante di don Giovanni Russo, della Caritas, ed altri sacerdoti, si muovono ogni anno decine di ragazzi che da Pompei, durante le vacanze estive, vanno a prestare il loro lavoro in alcuni paesi africani. “Un’esperienza di vita e di solidarietà dove si riceve tanto in termini di crescita personale, dando una mano agli altri”. Così la racconta padre Giovanni, da poco rientrato dalla Costa d’Avorio insieme ad un gruppo di una quindicina di ivoriani, tra bambini e ragazzi, che hanno visitato Pietrelcina e poi Pompei.

L’obiettivo prossimo del missionario è “un’ospedale, poi si dovrà pensare ad un liceo, una scuola superiore – continua il sacerdote della Caritas – Occorre riuscire a preparare anche culturalmente le nuove generazioni in Africa”. Una sfida difficile quella immaginata da padre Giovanni che si scontra con governi nazionali, spesso appoggiati da potenze occidentali, che preferiscono lasciare alla popolazione locale solo il minimo di assistenza medica. Null’altro.

Durante il soggiorno nella città mariana, questi giovani sono stati ospitati a cena da diversi ristoranti cittadini. L’ultimo, prima di partire, è stato lo storico pub ‘Il Greco’ (la foto della cena in copertina), da sempre vicino ad opere di solidarietà. “Anche quest’anno, in un contesto bellico sociale sempre più vicino alle nostre porte, momenti come una cena con questi giovani fa sentire bene soprattutto a noi stessi”. Commenta il titolare Walter Palmieri che si augura: “Spero che anche questi gesti possano essere da esempio per una vicinanza tra tutti i popoli. A noi di sicuro resta nel cuore il sorriso di questi bimbi, mi auguro che anche a loro rimanga un ricordo indelebile di questi giorni nella nostra città”.


Puoi ricevere le notizie de loStrillone.tv direttamente su Whats App. Memorizza il numero 334.919.32.78 e inviaci il messaggio "OK Notizie"