“Loro sono gli stessi di 5 anni fa. Noi siamo differenti”. Da la carica ai suoi Valeria Ciarambino, candidata alla carica di Governatore della Regione Campania per il Movimento 5 Stelle. Lo fa partendo proprio dagli altri 2 schieramenti in campo, quello a sostegno di Caldoro e quello che sostiene De Luca.

Ricorda ai suoi le cose da fare in campagna elettorale: “Dobbiamo incontrare le persone – dice – raccontando quello che vogliamo fare per questa terra. Occorre organizzare iniziative per battere il loro porta a porta che è solo uno scambio di voti con promesse spesso aleatorie”.

IL PROGRAMMA. “Dare supporto alle imprese dei giovani, iniziando ad usare immobili inutilizzati che da soli valgono 20 milioni di euro”. O ancora: “Utilizzare i beni confiscati mettendoli a disposizioni di start up”.

Tra i problemi della Regione, senza dubbio c’è la situazione della sanità.

 “È una condizione pessima dovuta alla cattiva gestione politica con il costo che ricade sui cittadini. Noi taglieremo i costi della politica, le consulenze d’oro e gli affitti milionari, metteremo a rendita i terreni della Regione così da recuperare milioni di euro che possono essere reinvestiti nella sanità. Puntiamo ad abolire il ticket sanitario e ridurre le liste di attesa”.

Sul trasporto pubblico quali sono le iniziative che il Movimento intende mettere in campo?

 “Il governo continua ad investire su autostrade e grandi opere che offrono un grande bacino di corruzione. Anche la Regione fa lo stesso, anzi sta distruggendo il servizio pubblico per arrivare alla privatizzazione. Noi pensiamo che si debba rilanciare il trasporto pubblico, attivando linee dismesse o non ancora attive, comprando con fondi europei treni ed autobus elettrici o a metano in modo da abbattere il conto carburante”.

Infine sul tema del lavoro, qual è la vostra idea?

“La politica regionale non ha fatto nulla, fiori all’occhiello della nostra industria sono stati svenduti all’estero. Puntare sul rilancio turistico e sulle specificità della Campania che è la Regione che più partecipa alla formazione del reddito agricolo nazionale. Eppure si continuano a martoriare i piccoli imprenditori agricoltori con l’Imu agricola contro cui noi, in Parlamento, ci siamo battuti. Daremo supporto alla filiera agro alimentare, con sgravi fiscali per i produttori che acquistano campano”.

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