La corsa all’oro dalla Premier League all’Arabia Saudita: ne è valsa la pena?
L’Arabia Saudita si è affermata negli ultimi anni come la Mecca del calcio.
27-12-2024 | di Redazione
VERSIONE ACCESSIBILE DELL'ARTICOLO
L’Arabia Saudita si è affermata negli ultimi anni come la Mecca del calcio. Arrivando persino a rubare talenti da uno dei campionati più ricchi d’Europa, la Premier League. Fior di milioni a cui è difficile dire di no, soprattutto per campioni affermati, ben oltre il picco della carriera, nomi di spicco che attirano spettacolo (e diritti televisivi).
L’approdo saudita comporta un adattamento non solo sportivo, ma anche umano. Qualcuno sostiene anche morale, per la tendenza della monarchia saudita a mostrare il proprio volto moderno e tollerante, a fronte di condizioni sociali non altrettanto tolleranti, ad esempio nei confronti dei diritti delle donne.
Discussioni a parte, vediamo alcuni dei passaggi milionari che hanno fatto scalpore e destato qualche mugugno in patria tra i tifosi. L’ultimo è stato davvero un colpaccio!
Daniel Podence (6 milioni)
Dopo trattative durate un’estate intera, Daniel Podence è finalmente sbarcato nel club saudita Al-Shabab con una presenza lampo che ha però contribuito alla vittoria per 2-0 sui rivali del Al-Kholood. Un debutto felice da parte dell’ala portoghese, che già aveva mostrato il suo talento all’Olympiacos.
Al-Shabab non parte certo favorito per il titolo, ma ha in rosa talenti come Giacomo Bonaventura e Yannick Carrasco, ex Atletico Madrid. Campioni che possono fare la differenza se dell’umore giusto.
Angelo (23 milioni)
Il brasiliano Angelo ha solo 19 anni ed è un talento emergente. Tanto da essere stato scelto dai giganti del Chelsea per un prestito al club francese Strasbourg di Ligue 1. La stagione passata a farsi le ossa in Francia non è passata inosservata e ha attirato l’interesse dei sauditi del club Al-Nassr, che lo hanno acquistato dai britannici per circa 20 milioni di sterline.
Ancora ragazzo ma già richiestissimo, Angelo entra ed esce dalla rosa iniziale, ma si fa sentire nella vittoria per 2-0 contro il club di Al-Wehda. Porterà il club alla lotta per il titolo? Forse vale la pena di ricordare che tra i compagni di rosa c’è un certo Cristiano Ronaldo, che ha superato la quota 910 gol in carriera.
Joao Cancelo (30 milioni)
Nomade in Europe per un paio d’anni, dall’Inghilterra alla Germania, poi in Spagna, il portoghese Cancelo ha finalmente trovato la sua posizione ideale sulla destra, contribuendo alla vittoria del suo club Al-Hilal, in sette partite su otto. Un bel pedigree per un giocatore ultra-trentenne con alle spalle una vittoria in Champions.
Il suo punto debole è la continuità, con il rischio di perdere il focus, ma nella rosa del club ci sono altri talenti, come il compatriota Ruben Neves, che senz’altro porteranno Al-Hilal a competere per il titolo con i principali rivali del club Al-Ittihad.
Ivan Toney (48 milioni)
Il passaggio di Toney in Arabia Saudita non è stato accolto con favore soprattutto dai tifosi del Brentford. I motivi? Prima di tutto, il club inglese era rimasto fedele al giocatore durante il periodo di squalifica per scommesse. L’attaccante aveva violato le rigide norme che impediscono ai giocatori professionisti di scommettere, a parte poche eccezioni.
I casinò online sono insieme alle lotterie le uniche possibilità di scommettere senza violare le regole, ma Toney ha rischiato persino il licenziamento. Invece il Brentford ha continuato a puntare su di lui, con tanto di regolare stipendio, per poi vederselo soffiare al rientro: un boccone amaro!
Un altro motivo di delusione è stata la rinuncia a un club al top delle leghe europee per andare in Arabia Saudita, proprio al culmine della carriera, lasciando a bocca asciutta i fan. In questo caso però il karma si è fatto sentire: solo tre reti in dieci partite e partenza in panchina contro l’Al-Read. I dirigenti del Al-Alhy si aspettavano senza dubbio prestazioni migliori, soprattutto dopo il rigore pazzo contro la Svizzera ai quarti di finale di Euro 2024.
Moussa Diaby (60 milioni)
A 25 anni, il nazionale francese è passato al club saudita Al-Ittihad diventando una macchina da assist molto apprezzata dai tifosi, proprio come da aspettative. Dopo l’ultima stagione all’Aston Villa in Premier League, raggiungendo per la prima volta la Champions League con sei gol e otto assist, Diaby ha cominciato la nuova stagione con 10/10: dieci assist su dieci partite.
Spiccano i quattro assist in 77 minuti per la vittoria sul Al-Wehda per 7-1, in cui ha dimostrato un occhio killer, diventando il leader assoluto di inizio stagione nel campionato.
Assi internazionali, coach italiani
Non possiamo non menzionare l’avventura di Mancini alla nazionale saudita. Il Roberto nazionale ha chiamato all’Under 21 Gigi Di Biagio, completando così il quadro della presenza tecnica italiana che, insieme all’esempio dei grandi talenti acquisiti dai club, porterà le giovanili saudite a crescere, rinforzando il vivaio locale per uno sviluppo assai ricercato e perseguito in terra araba.
Sondaggio
Risultati
Puoi ricevere le notizie de loStrillone.tv direttamente su Whats App. Memorizza il numero 334.919.32.78 e inviaci il messaggio "OK Notizie"