Continua senza soste l’attività di monitoraggio ambientale della Capitaneria di Porto di Torre del Greco in stretto coordinamento investigativo con le competenti Procure della Repubblica di Napoli e Torre Annunziata.

Oggi gli uomini della Guardia Costiera corallina hanno proceduto all’individuazione di ben 22 scarichi abusivi nei comuni di Torre del Greco, Portici ed Ercolano.

In particolare in quest’ultimo sono stati identificati due fabbricati composti da rispettivamente da  cinque abitazioni civili e due esercizi commerciali per il primo e da sette abitazioni civili per il secondo, all’interno dei quali sono state rinvenute vasche destinate alla  raccolta di reflui derivanti dal metabolismo umano e la contestuale apertura di scarichi di acque reflue domestiche derivanti dal metabolismo umano, risultanti, all’esito delle prove colorimetriche eseguite, recapitare direttamente e privi di alcun tipo trattamento nell’alveo principale di bonifica e, attraverso di esso, in mare quale corpo idrico ricettore principale.

Sempre nel territorio di Ercolano, lungo lo stesso tratto cittadino costeggiante l’alveo principale di bonifica è stato sottoposto ad accertamenti un ulteriore  terzo fabbricato composto di 3 distinte unità abitative all’interno del quale gli uomini della Guardia Costiera hanno individuato ulteriori scarichi abusivi e strutture di contenimento di rifiuti liquidi, realizzate in assenza delle prescritte autorizzazioni di legge e risultanti recapitare tal quale i reflui ivi stoccati lungo il canale tombato,  così come emerso a seguito dei riscontri delle prove colorimetriche effettuate da ditta specializzata.

Deposito illecito di rifiuti allo stato liquido (reflui domestici derivanti dal metabolismo umano) ed apertura o comunque l’effettuazione di scarico di acque reflue domestiche derivanti dal metabolismo umano, senza l’autorizzazione, queste le violazione riscontrate e contestate a carico dei soggetti proprietari delle unità immobiliari e degli esercizi commerciali sottoposti al controllo da parte della Guardia Costiera corallina, per un importo complessivo di sanzioni di natura amministrativa irrogate superiore ai 50.000 euro.

Agli stessi titolari degli scarichi abusivi sono contestualmente notificate da parte delle autorità comunali le prescritte diffide di legge finalizzate all’intercettazione e chiusura degli stessi scarichi ed alla realizzazione di vasche non a tenuta, riversanti nel sottosuolo i reflui in essi conferiti con potenziali negative ricadute per la salute pubblica e la sottostante falda acquifera.

Sempre nel corso della stessa operazione a Torre del Greco a seguito di accertamenti, invece, eseguiti presso l’impianto di depurazione di San Giuseppe alle Paludi sono stati elevati a carico del soggetto gestore dell’impianto due verbali amministrativi, rispettivamente per apertura ed effettuazione non autorizzata di scarico e l’accertato superamento dei limiti tabellari previsti dal testo unico ambientale, con sanzioni che vanno dai 3.000 ai 30.000 euro.

La suddetta capillare attività accertativa finalizzata al contrasto all’ecocriminalità e che si protrae incessantemente dallo scorso mese di settembre, ha consentito di ricostruire una mappatura delle varie e numerose immissioni illecite recapitanti attraverso canali ed alvei di bonifica attraversanti i territori cittadini, a loro volta confluenti in mare e costituenti  fonti di inquinamento e di potenziale pericolo per il delicato equilibrio ecosistemico del litorale.

Sotto la lente d’ingrandimento della Guardia Costiera e della magistratura inquirente anche l’intera rete infrastrutturale depurativa dei comuni vesuviani, attraverso un costante sforzo di coinvolgimento dei vari soggetti istituzionali e non di filiera (Regione, Comuni, Aato, Gori, ecc.).

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