Circa 60 volontari per ripulire la pedemontana del Vesuvio.

E’ accaduto questa mattina, in cui le associazioni vesuviane “Primaurora”, “Zero waste Italia”, “Mamme vulcaniche” “Let’s do it”, oltre agli scout del CNGEI di Trecase e il comitato cittadino di Boscotrecase si sono date appuntamento nel dedicare la giornata a rimuovere la monnezza lungo le strade che costeggiano il Vesuvio.

Tantissimi rifiuti e in alcuni tratti vere e proprie microdiscariche che i volontari armati di rastrelli, pale e guanti hanno, differenziando dove possibile e restituendo un lungo tratto dei tre chilometri di strada ad un decoro degno di un ingresso ad un Parco nazionale.

Nel solo tratto di Boscotrecase sono stati raccolti circa 74 bustoni che il comune provvederà a smaltire quanto prima. Un immenso immonnezzaio che l’inciviltà dei cittadini e l’incuria delle istituzioni preposte consegna alle frotte di turisti che attraversano la Panoramica per accedere all’area del Parco nazionale del Vesuvio, ai numerosi ristoranti del vulcano e alle Aziende vinicole disseminate lungo il percorso. Analoga situazione dal lato di Trecase: presente nelle operazioni anche il sindaco Raffaele De Luca.

“Un’azione di clean up – ha spiegato Franco Matrone di Zero Waste Italia - per denunciare forte che là dove occore, la cittadinanza attiva è pronta a dare una mano, ma serve un impegno strutturale e costante delle istituzioni comunale e sovracomunali per debellare il malcostume di abbandono indiscriminato di rifiuti che lungo i sentieri del Parco assume caratteristiche di vero pericolo per la biodiversità arricchendosi di inerti edili, rifiuti speciali e tanto amianto”.

Un ‘azione a cui ne seguiranno altre in aree più interne al Parco, insieme a nuove iniziative che coinvolgeranno le scuole dei Comuni del Parco per sensibilizzare e denunciare, anche in sede europea, lo stato in cui versa il Parco nazionale più famoso del mondo che è anche il più sporco d’Europa. E domenica prossima, così come accaduto nelle ultime due domeniche, altra iniziativa di clean up sulla spiaggia di Rovigliano alla foce del Sarno per denunciare ancora più forte il degrado dell’area e l’inquinamento del Golfo ad opera del fiume Sarno tra i più inquinati.

“Tra Vesuvio e mare – ha continuato Franco Matrone - in quest’angolo di paradiso terrestre, l’incuria dell’uomo è riuscita, negli ultimi trent’anni, a mettere a rischio l’intero territorio e la propria salute, consegnando alle nuove generazioni un ambiente di un degrado unico che ora, con grande sforzo, l’amore di pochi cittadini responsabili prova a recuperare”.


Puoi ricevere le notizie de loStrillone.tv direttamente su Whats App. Memorizza il numero 334.919.32.78 e inviaci il messaggio "OK Notizie"

vai alle foto

le operazioni di pulizia