“La rivoluzione è l’armonia della forma e del colore e tutto esiste, e si muove, sotto una sola legge: la vita”.

Più che un aforisma, una filosofia. 

Così, Frida Kahlo, una delle più autorevoli maestre d’arte del ‘900, definì, non soltanto la sua realtà, ma anche il suo stile pittorico, associandoli, entrambi, ad un eterno divenire, (in costante trasformazione). 

 

Messicana d’origine, Frida, divenne celebre, già nel secolo scorso, per il carattere stilistico - così innovativo, sebbene intriso delle tradizioni identitarie legate ai suoi natali - delle numerose opere prodotte, facendo propri i valori della rivoluzione e della cultura popolare del paese.

 

Ma il suo dono più grande fu saper rielaborare il dolore, tramutandolo in arte.

Frida possedeva, infatti, un’innegabile e straordinaria capacità: guardare oltre, trasformare le avversità in opportunità, in - non ordinaria - bellezza.

 

Vittima di una poliomielite prima, che la rese claudicante, e di un grave incidente poi, che la costrinse a letto per lungo tempo, la Kahlo, trovò rifugio nella pittura, operando un transfert fra le emozioni provate ed i suoi dipinti.

 

L’immensa forza d’animo e lo smisurato potere comunicativo dell’artista, inducono, ancora oggi, molteplici protagonisti nel campo dell’arte, della moda e della psicologia, ad interrogarsi sul mondo interiore ed esteriore di questa appassionata donna, divenuta icona di “femminismo e femminilità”, nonché di un grande spirito rivoluzionario, nel senso più autentico del termine. 

 

Proprio il suo modo innovativo di raccontarsi attraverso l’immagine di sé, mostrata nei numerosi autoritratti, hanno fatto di lei l’icona pop che vediamo stampata su cartelloni pubblicitari e t-shirt.

 

Il fashion system, in particolare ha saputo cogliere gli aspetti salienti della personalità di Frida, insieme della sua potente esteriorità

Modelle dalle folte ciglia e dagli sguardi intensi, vestono spesso i panni di questa abile maestra; corone di fiori tra i capelli, monili, scialli con frange

Una ricchezza di particolari e colori che fa da contrappeso ai moti interiori, come a volerli combattere (con tutti i mezzi possibili).

Protagoniste sono anche le gonne ampie, le fantasie animalier o geometriche, le icone sacre, l’elegante e sofisticato pizzo; il mood gitano

 

Missoni, Kenzo, Jean Paul Gaultier, Alexander McQueen, Dior, Gucci, Christian Lacroix, Dolce&Gabbana, sono soltanto alcuni dei grandi marchi che ispirandosi alla Kahlo hanno dato vita a collezioni votate al suo personaggio ed allo stile da lei (inconsapevolmente?) creato. 

 

Non solo. Un nuovo modo di intendere il femminile. Una nuova donna, che non teme di mostrare le proprie fragilità. 

Una creatura dotata di immensa forza, di un potere emotivo, tale, da consentirle di affrontare qualsiasi ostilità.


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