‘La Mordor di Torre’. Rovigliano e la Salera nell’ultima opera di Capax
Uno scenario apocalittico o la visione di un futuro imminente? La città di Torre Annunziata nel quadro dell’artista
22-11-2015 | di Raffaele Perrotta
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“Non è la Torre di Mordor, ma è Rovigliano: la Mordor di Torre Annunziata”. Se uno volesse darne un titolo, potrebbe essere proprio questo. È l’ultima opera dell’artista oplontino Capax, nome molto noto anche nell’ambito dei fumettisti, che già nel luglio del 2014 dedicò 19 tavole alla vicenda della cena in abiti scozzesi negli scavi di Oplonti.
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Poche settimane fa il polverone alzato per la richiesta di nuove installazioni di cisterne alla Salera. Guardando questo quadro viene un dubbio: si tratta di una visione apocalittica o uno sguardo lungo sul futuro della città?
“È il luogo in cui l'Oscuro Signore tende il suo sguardo frenetico alla ricerca di un tesoro in grado di perpetuare il suo potere – continua Capax – È un potere miope, basato sul tradimento degli ideali puri. Un continuo compromesso votato all’erosione continua di quanto esiste di buono nel mondo. Un potere che brucia e consuma, il contrario di quello che fa germogliare il verde e ama il vento profumato che sale dalle acque. Un potere – conclude – che agisce sempre e solo nel disprezzo della dignità del creato e dell'uomo. Chi ha orecchi per intendere intenda”.
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