“L’intesa sulla condivisione di un metodo di lavoro”, o volendo usare parole differenti da quelle della consigliera Maria Padulosi, si è ricompattata l’opposizione nel governo cittadino di Pompei. I messaggi lanciati sui social dalla stessa consigliere o dal suo collega Bartolo Martire sono chiari: “Raggiunta l’intesa tra i 6 consiglieri: Padulosi, Martire, Gallo, Perillo, Esposito e Malafronte”.

Crisi di maggioranza, i problemi dell’amministrazione Uliano e le anomalie della macchina burocratica di Pompei sono le domande a cui risponde l’ex candidata sindaco e sfidante di Nando Uliano.

Consigliere Padulosi, ci spieghi meglio questa nuova ‘sintonia’?

“Devo premettere che ho sempre osteggiato l’opposizione sterile. Detto ciò, nel corso di diversi incontri abbiamo deciso di fare fronte comune a differenza di una maggioranza divisa su tutto. In particolar modo abbiamo trovato un’intesa sulla metodologia di lavoro”.

Ovvero?

“Non sono per un’opposizione che lascia l’aula, preferisco studiare gli atti. Con gli altri miei colleghi di opposizione abbiamo deciso di dividerci il lavoro: studiare, scambiarci gli atti e lavorare insieme, rendendo pubblica la nostra attività. La città è insoddisfatta e noi abbiamo il dovere di dare delle risposte, ma la maggioranza ha il compito di fare. Non saremo un unico gruppo consiliare ma un unico gruppo di lavoro”.

Quali sono i problemi più evidenti dell’amministrazione Uliano?

“La ‘Parentopoli’. Si sono proposti come la giunta del cambiamento, in realtà si può notare come l’azione amministrativa vada in direzione avversa alle intenzioni. Anzi, molte scelte fatte per inserire amici e parenti non sono nemmeno state condivise tra tutta la maggioranza, sintomatico di una divisione al loro interno. Noi facciamo squadra, loro no”.

In un consiglio comunale ha fatto notare una grossa anomalia della macchina burocratica: tra le cause che il comune perde, ci sono alcune che vedono quintuplicarsi il debito. Tra l’altro è una cosa che ha evidenziato anche l’ex assessore Vincenzo Sica. Cosa succede?

“Ha detto bene. Capita spesso che i debiti per le cause lievitino. Il contenzioso è tra le più grandi voci nel passivo di bilancio. Spesso ci ritroviamo a pagare fino a 5 volte tanto e, il più delle volte, sono le cause per ‘insidie e trabocchetti’, gli incidenti stradali causati da una scarsa manutenzione delle strade che coinvolgono auto o pedoni”.

Cosa deve fare l’amministrazione Uliano per limitare questo fenomeno?

“In primis, una manutenzione ordinaria delle strade. Laddove non è possibile, si deve segnalare il pericolo in maniera evidente, così il danno non ricade sul custode della strada ovvero il Comune. A questo bisogna aggiungere che quando perdiamo una causa il comune non paga subito, facendo lievitare ulteriormente il debito”.

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