“Dopo il commento del sindaco sull’intera vicenda, l’immagine della città ne esce a pezzi”. La consigliere comunale di Pompei, Maria Padulosi, non le manda certo a dire al primo cittadino Nando Uliano per le parole che ha usato quando ha licenziato il dirigente Venanzio Vitiello, nonostante, dice: "non voglio entrare nel merito del provvedimento".

Il capo dell’amministrazione della città mariana, in uno striminzito comunicato alla stampa, ha spiegato così l’intera vicenda: “Il dirigente è stato oggetto di un esposto dell’opposizione che ha dato il via ad un’indagine interna condotta dal responsabile per i procedimenti disciplinari che ha emesso il provvedimento”. In pratica, “come un moderno Ponzio Pilato”, il sindaco “si è lavato le mani, scaricando sugli altri ogni responsabilità, prendendo le distanze anche dalla sua conclusione”.

In effetti, l’accaduto ha assunto sfumature grigiastre. Da Palazzo De Fusco non è trapelata alcuna notizia ufficiale per oltre un giorno, lasciando la ricostruzione del fatto ai mezzi di comunicazione. Solo dopo 24 ore il sindaco Uliano ha diramato poche righe dove, tra l’altro, ha immaginato un ricorso alla magistratura dell’ormai ex funzionario a cui “ci rimetteremo”.

“Se qualcuno ha firmato un provvedimento – attacca Padulosi – il sindaco, in quanto capo dell'amministrazione, deve difenderlo a spada tratta. Non può scrivere che quasi spera in un risvolto positivo per l’avvocato Vitiello. È una pessima figura. Purtroppo – conclude la consigliere di opposizione – ancora molti non si rendono conto chi ha in mano le sorti della città”.

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