“Tra le perle di una carriera brillante va ricordata quella di Palazzo Fienga, in cui ha saputo rendere concreta ciò che sembrava, una illusione. Sgomberare il simbolo indiscusso del potere criminale a Torre Annunziata, grazie alle sue capacità visionarie”.

E’ il messaggio di saluto del procuratore aggiunto Pierpaolo Filippelli nella cerimonia di pensionamento di Alessandro Pennasilico, procuratore capo della Repubblica presso il tribunale di Torre Annunziata.

Due ore di interventi nell’aula Siani del foro oplontino, pieni di ricordi e imprese scandite nel tempo, nel segno della lotta al crimine e verso un unico obiettivo, la giustizia. “Oggi non è una giornata semplice – ha spiegato nel corso del suo intervento il presidente del Tribunale Ernesto Aghina, dopo una standing ovation riservata a Pennasilico al momento del suo ingresso in aula -. Non invidiamo il suo successore che prenderà un’eredità complessa ma che ha portato risultati autentici. Alle mie spalle c’è la scritta ‘La legge è uguale per tutti’. A volte si polemizza sul fatto che il magistrato debba averla davanti e non alle spalle. Io sono sicuro che per Pennasilico non ci sia bisogno di leggerla perché da tempo l’ha impressa nel cuore”.

In questi anni la Procura della Repubblica di Torre Annunziata ha servito una comunità di circa 500mila abitanti, suddivisi in 22 comuni. Circa 20mila notizie di reato all’anno, una mole di lavoro che ha spinto le maggiori autorità forensi a partecipare all’incontro. Decine fra cancellieri, avvocati, magistrati, giudici e procuratori, tutti uniti per congedare uno dei più lungimiranti procuratori della Repubblica che Torre Annunziata abbia mai avuto. Tra questi il sostituto procuratore Rossella Nunziata, il giudice e presidente della sezione locale dell’Associazione Nazionale Magistrati Mariaconcetta Criscuolo, il dirigente amministrativo della procura della Repubblica di Torre Annunziata Alessandro D’Elia, l’avvocato Elio d’Aquino in rappresentanza dell’ordine forense di Torre Annunziata presieduto da Gennaro Torrese impegnato a Roma, il presidente della Camera Penale di Torre Annunziata Domenico Nicolas Balzano, il procuratore generale Luigi Riello, il procuratore capo della repubblica presso il Tribunale di Napoli Gianni Melillo, l’ex procuratore generale della Repubblica di Napoli Giandomenico Lepore, l’ex presidente della Corte d’Assise di Napoli Carlo Spagna, l’avvocato generale alla Corte d’Appello di Napoli Antonio Gialanella.

Con un messaggio di saluto è intervenuto anche il neo europarlamentare Franco Roberti prima di lasciare gli onori all’ormai ex procuratore capo Alessandro Pennasilico: “Sono state tante le battaglie condotte da quando nel 2012 mi sono insediato qui. Dal disastro del Sarno alla Deiulemar, passando per il crollo della palazzina a Rampa Nunziante. Tutto è partito dal messaggio lanciato con lo sgombero e la chiusura di Palazzo Fienga. Ma la maggior parte del merito va al lavoro quotidiano dei nostri uffici. E’ stato grazie a loro se oggi lascio la Procura con un invidiabile prestigio”.

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